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TV. Arriva “2 euro a piacere”, il primo talent dedicato ai parcheggiatori abusivi

In arrivo nuovo corso di laurea: "Scienze del parcheggio abusivo" - Lercio

Sosta (Vi) – “La televisione ci ha insegnato che tutto può essere arte se raccontata bene e montata ancora meglio. La cucina è arte. La gente che vive nuda in un bosco è arte. Vip sconosciuti che condividono una casa insieme e si incazzano tra loro sono arte. Il calcio è arte. Tizi strani che vanno a svuotare cantine sono arte. E se è arte tutto questo… perché non possono esserlo anche i parcheggiatori?”, domanda esistenziale che però ha trovato già pronta risposta.

A parlare è Ciro Endemol, autore, sceneggiatore, produttore e, all’occorrenza, anche cane da tartufo per aziende operanti tra Perugia e provincia. Endemol si fa carico della produzione dei nuovi reality in giro per il mondo, cercando di trovare nuovi mestieri che non hanno avuto ancora un ragguardevole impatto mediatico.

I cuochi ok, hanno già rotto ampiamente il cazzo. Poi ci stanno i pasticcieri, stessa categoria di rottura di zebedei. Includiamoci i meccanici che con i programmi truzzi di MTV hanno dato via a ‘sta moda dei mestieri come arte. Poi chi ci stanno? La gente comune con il Grande Fratello. I vip dimenticati che li puoi mettere su isole, case, case di riposo, music farm e quant’altro, o travestirli da qualunque cosa basta che li paghi (o se proprio sei alla frutta li fai ballare). E che ti rimane? I parcheggiatori! Comunità che più di tutte, nel terzo millennio, decide la nostra vita”, spiega Endemol mentre aiuta un furgoncino a fare manovra.

In effetti, considerando che il tempo che l’uomo medio impiega a trovare parcheggio è dieci ore al mese (tutto vero, non stiamo dicendo fregnacce), il mestiere del manovratore provvisorio di autovetture è un impiego decisamente molto ricercato e sognato. Certo, nei sogni dei bambini è difficile trovare il parcheggiatore come lavoro desiderato, ma i tempi cambiano e il pragmatismo assume sempre contorni molto definiti: tutto è mobile, finché non hai bisogno di sostare.

La nostra vita è segnata dalle strisce blu, dalle bianche, dalle colonnine, dai parcheggi all’aperto, dalle macchine a Gpl che non possono stare nel sottosuolo, dalle ore, dalle frazioni di ora, dalle cazzo di ZTL. I parcheggiatori sono essenziali al vivere comune e, per questo, abbiamo ideato ‘2 euro a piacere’, il primo reality show dedicato a chi fa questo mestiere, ovviamente senza dichiararlo al grande pubblico, cioè al fisco”, continua Endemol mentre indica ad un deltaplano dove atterrare.

Certo, la realtà si dovrebbe basare sulla legalità ma il successo di serie dedicate a serial killer, a boss della malavita, a cuochi di metanfetamine, fa capire quanto il brivido di vivere dall’altra parte delle regole possa fare audience.

Oh, i parcheggiatori al massimo si pigliano due euro a macchina”, li giustifica Endemol, “Che moltiplicato per le centinaia di auto che fermano ogni giorno fa solo un misero stipendio da cinquemila e passa euro al mese. Se ci aggiungi il reddito di cittadinanza arrivano a cinque e cinque. Il minimo per crescerci una famiglia con almeno sette figli (si sa che tra una macchina e l’altra aumenta la voglia). Sono i nuovi eroi di questa società. Ed è a loro che va il nostro plauso e la nostra attenzione”.

Il format”, spiega Carlo Carforti, manager della ‘So Very Italian Production’, “si basa su una sfida un po’ alla ‘4 Ristoranti’, ‘4 Hotel’, ‘4 Bagasce’. Quattro posteggiatori abusivi porteranno i colleghi nella loro piazza e, a turno, saranno giudicati su quattro punti fondamentali: location, manovra, delicatezza nella questua, rigaggio della portiera. Il quinto voto sarà del noto presentatore Alessandro Borghese che, per prepararsi alla sfida, ha passato dieci mesi a Scampia per farsi le ossa. Dato che dispone ancora di tutti i suoi arti, possiamo ritenerlo pronto”.

Il format si chiama ‘2 euro a piacere’ e promette di diventare un punto cardine audiovisivo nella vita degli italiani.

E certo”, conclude Conforti, “perché se non ci fanno fare almeno il 30 per cento di share, come minimo gli righiamo il televisore a cristalli liquidi, il modem e pure la lavatrice. Non so se ci siamo spiegati”.

Davide Paolino