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Scoperta cosca della ‘Ndrangheta ancora operante in Calabria

Foto Credits: Eneas De TroyaMarcuscalabresus

CORIGLIANO FABIO (CS) – “Non c’è voluto nessun talento particolare. Come disse una volta Rocco Siffredi: c’era uno spazio da riempire e io ci mi ci sono infilato”.

E con queste parole che l’imprenditore ‘ndranghetista Pietro Cotonero apre il suo discorso di accettazione del premio per la migliore ‘ndrina operante sul territorio calabrese nel corso degli ultimi 12 mesi.

Mentre quasi tutta l’attività delle famiglie si stava ormai spostando nel nord, a Cotonero non era sfuggito un articolo sul Sole 24 Ore che indicava, proprio a causa di questo esodo, la Calabria come la regione più tranquilla d’Italia. Lega Ambiente le assegnò anche il titolo di prima regione ‘Ndrangheta Free.

Voglio bene alla mia terra e cerco solo di contribuire a far girare l’economia. Forse perché io sono originario di Guardia Piemontese, ma il mio riferimento è da sempre la Ferrero di Alba, e soprattutto la sua principale caratteristica: il radicamento sul territorio. Per quello, in spaccio, traffico d’armi, ricettazione, abigeato, prostituzione, import/export jihadisti e attività varie, mi avvalgo solo di manovalanza selezionata espressamente in queste zone martoriate”.

“Scusi, ma martoriate da chi?”

“Ma avete visto chi governa questa regione? Eddai! Sfidano il TAR sulla riapertura dei bar e poi si ritrovano di nuovo con le zone rosse”.

Cotonero confessa che uno dei suoi sogni sarebbe riprovare a produrre energia pulita: “Una volta a una riunione delle famiglie accennai alla mia intenzione di buttarmi nel settore della Green economy, pannelli solari, pale eoliche funzionanti davvero e così via. A momenti mi cacciano a colpi di Sig Sauer calibro 9 corto con matricola punzonata! Che volete farci? Troppa gente resta legata alla tradizione dell’amianto nelle scuole dove poi magari manda i figli. Pensi che qui c’è ancora chi si commuove per la nostalgia al pensiero del relitto di Cetraro del 2009 e poi magari va proprio lì in vacanza!

Per quanto riguarda le sue, di vacanze, Cotonero ci anticipa che le trascorrerà a Riace, ora che finalmente è una località demimmolucanizzata, perché ci tiene tantissimo a vedere i Bronzi.

Ma i bronzi non sono a Riace”, gli facciamo notare.

Ma avete visto chi governa quel comune? Eddai! Tolgono il cartello ‘Riace paese dell’accoglienza’ per mettere quello ‘Paese dei santi Cosma e Damiano’ che sono nati in Arabia. Credetemi, i bronzi ci stanno pure lì”.

Augusto Rasori