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Svolta nella vicenda dell’orso in Trentino: verranno abbattuti i due cacciatori

Foto Credits: Pixabay

Trentino-Alto Adige (Quasi Austria) – Colpo di scena nel controverso caso dell’orso bruno che lo scorso 22 giugno ha aggredito e ferito due escursionisti sul Monte Peller. Saranno proprio i due escursionisti, padre e figlio, che si trovavano a 1500 m di quota per preparare una battuta di caccia, ad essere abbattuti, e non l’animale, come stabilito in un primo momento. Una decisione che spiazza tutti e che di fatto ribalta l’ordinanza già firmata giorni fa dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva appunto l’uccisione del plantigrado.

Invettive e polemiche si erano abbattute sul governatore leghista: Wwf Italia aveva lanciato una petizione online per chiedere di ritirare l’ordine di esecuzione; Legambiente aveva addirittura dato mandato ai suoi legali di denunciare Fugatti; la bufera si era scatenata anche sui social e non erano passati inosservati i messaggi indignati di Napo Orso Capo e Alessandro Gassman. A quanto sembra è stato proprio quest’ultimo ad aver provocato il clamoroso dietrofront del presidente.

Mi sono fatto convincere dalle parole del figlio del più grande attore cremonese della storia del cinema”, ha spiegato il leghista Fugatti, confondendo Alessandro Gassman con Gian Marco Tognazzi. L’attore romano – ritwittato anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa – aveva infatti scritto:
Noi siamo circa 60.000.000, gli orsi in Trentino circa 80, abbiamo invaso ogni loro spazio, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso? Lui pericoloso?! Siete degli incapaci e dovete vergognarvi. [faccina orso]”

Il presidente Fugatti, spaventato dalla faccina orso, ha così deciso di prendere alla lettera i consigli di Alessandro Gassman per cercare di pareggiare i conti tra Umani e Ursidi: “Ringrazio il figlio di Tognazzi per avermi aperto gli occhi, non avevo la più pallida idea di della trisissima situazione degli orsi, 60.000.000 contro 80… Ma scherziamo? Inoltre nessuno sapeva nulla dell’animale, se si trattasse di un esemplare maschio o femmina ad esempio. Evidentemente deve conoscere bene quell’orsa, forse è proprio lui il padre dei cuccioli! Grazie Gian Marco!”.

Il governatore ha quindi ritirato l’ordine di abbattimento per l’orso e fissato la data per quello di padre e figlio. L’esecuzione avverrà tramite pistolettata singola alla tempia. “A differenza dell’orso” – ha voluto specificare Fugatti –  “con i due escursionisti ci bastano due proiettili di piccolo calibro. Serve meno piombo, ci conviene anche dal punto di vista ecologico”. Ha poi deciso che a premere il grilletto due volte sarà il bambino (immortalato dal padre in un video diventato poi virale) che un mese fa, sempre in Trentino, aveva avuto un incontro ravvicinato con un altro orso (e che secondo gli esperti si era comportato in maniera quasi perfetta). Loro due, che comunque avevano camminato fuori sentiero, infrangendo una delle regole basilari di sicurezza in montagna, sono stati condannati a parlare come Yoghi e Bubu per il resto della loro breve vita, fino all’esecuzione.
Maurizio Fugatti ha poi annunciato nuove agevolazioni per gli orsi bruni: presto potranno liberamente cibarsi di cercatori di funghi, appassionati di motocross nei boschi, e squadre di giocatori di Softair.

Andrea Canavesi