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Scoperta correlazione tra noia da quarantena e complottismo spiccio

Foto Credits: geralt

Palo Alto (Cagliari) – “Dopo giorni di ricerche, esperimenti su cavie consenzienti e meno consenzienti, risultati, altri esperimenti, partite alla Playstation, gare di nascondino e acchiapparella, altri esperimenti, partite a beach volley ma al chiuso e la lettura di tutti i libri di Fabrizio Corona, siamo giunti alla conclusione: più stai a casa a cacarti il cazzo e più credi ad ogni stronzata che ti arriva su whatsapp e leggi su internet. Ma se avete la pazienza di seguirmi, a debita distanza, vi faccio vedere alcuni esempi che abbiamo in laboratorio”, sono state queste le parole del Professor Pozzocerto in merito ad una ricerca che potrebbe cambiare per sempre il mondo dell’informazione alternativa online.

Vi faremo l’esempio di alcune categorie di complottisti che questa emergenza ha fatto venire a galla. Studiateli bene perché sono persone che conoscete come vostri genitori, vostri fratelli, vostri amici, vostri medici o persino una delle persone di cui vi fidate di più: il vostro allibratore. Non andate in panico, per ognuno di essi è sufficiente seguire una terapia adatta e potrebbe ritornare ad essere la persona normale e timorata di Dio che conoscevate prima. Che po,i ora che ci penso, mai nessun complottista ha cercato di screditare la Chiesa Cattolica, chissà perchè”.

Il primo esemplare”, spiega il professore pulendosi gli occhiali con la lingua, “è il complottista ad libitum. Lui è perennemente in fase complotto, è nato così, da quando gli hanno nascosto per la prima volta la Nutella da piccolo e ha dato la colpa ai poteri forti che in quel caso erano i suoi genitori. Non ha mai lavorato in vita sua. Campa con la pensione di mammà, o vendendo libri autoprodotti in cui spiega come sia riuscito con un abile macchinario venduto a 5 euro su Amazon a misurare le scie chimiche cadute da un aereo. Per lui tutto è un complotto, nell’aria c’è un nemico mortale, ci vogliono uccidere tutti ma il coronavirus è una bufala. Forse perché non è stato lui ad annunciarlo e quindi ci è rimasto un po’ male. Il metodo migliore per contrastarlo è ignorarlo”.

Il secondo esemplare”, continua il Professore ordinando un cinghiale d’asporto, “è la mamma informata. Prima seguiva Barbara D’Urso ogni giorno, poi da quando ha lavato le zampe del suo cane con la candeggina ha deciso di abbandonarla ed è passata alle catene su whatsapp. Da lì si informa su tutto e prende tutto per vero. L’altro giorno ha ricevuto un augurio di Buon Natale in ritardo e per un giorno ha creduto veramente fosse il genetliaco di nostro Signore. A nulla sono valsi i tentativi di suo marito di condurla alla realtà, ormai aveva già montato albero di Natale e preparato il Presepe. Ma almeno si tiene impegnata”.

Terzo esemplare”, specifica il Professore ridendo di gusto mentre legge un editoriale di Vittorio Feltri, “è il papà scoglionato. Era abituato a stare a casa lo stretto necessario: colazione, cacca, cena, cacca, pornhub, e invece ora sta ventiquattr’ore su ventiquattro con figli e moglie e, sinceramente, non ce la fa più. Ha cercato in ogni modo di farsi assumere in qualche supermercato o diventare camionista in modo da smettere di lavorare in modalità ‘smartworki’ (cit.). E quando è lì, a cercare di non far bloccare Zoom, un collega gli passa una roba che ha letto, parole sue, nel deepweb e che parla del meraviglioso complotto del coronavirus che ha come unico obiettivo di aumentare il numero delle nascite nelle famiglie, a discapito delle sane scappatelle con le segretarie. In effetti, il papà scoglionato da quando è a casa è stato costretto a copulare più e più volte con sua moglie e questa cosa all’inizio gli ha fatto persino piacere, ora è decisamente più sull’attenti e sospetta che anche la sua famiglia sia parte del complotto. Al primo segnale di acquisto su internet di magliettine per bambini, il papà scoglionato scapperà di casa urlando a gran voce “Non cielo dicono!”. A nulla varranno i tentativi della moglie di spiegare che sì, stava comprando articoli per bambini perché in casa hanno veramente dei bambini”.

Quarto caso”, conferma il Professore spulciandosi, “è l’aggiornato’ Per lui ogni nuova tecnologia è un problema che porterà morte e distruzione. Il 5G ne è la prova. Con le onde ci iniettano nel corpo vari problemi che poi porteranno a nuovi vaccini per guarirci ma in realtà anche quei vaccini avranno altri problemi che poi porteranno all’utilizzo di nuovi farmaci per guarirci e così via fino al giorno del giudizio. L’aggiornato vorrebbe tornare a un mondo in cui la peste e il morbillo erano la cosa più tecnologica in circolazione. Certo questo significherebbe abbandonare il suo pc e la sua linea internet (che utilizza obbligatoriamente a 56k, aspettando il dolce rumore del modem che si connette), ma troverebbe sicuramente lavoro come giullare di corte o come pazzo della contea, riuscendo a dare un senso alla sua esistenza”.

Quinto e ultimo caso”, specifica il professore abbonandosi a Pornhub Premium, “è l’offeso. L’offeso è convinto di avere la verità. È convinto che Facebook ci controlli, ma continua a usarlo. Che dal wifi ci siano onde in grado di plagiarci, ma continua a usarlo. Che il panettiere, il salumiere e il macellaio in realtà siano agenti della Cia pronti a rapirlo e incarcerarlo, ma continua a frequentarli. È convinto che ci sia in atto il più grande e gigantesco complotto globale che lui ha scoperto semplicemente leggendolo su internet, e quando trova qualcuno che controbatte alle sue teorie si offende e tiene il muso per giorni. Come a dire che ‘io stavo cercando di salvarti, tu metti in dubbio le mie idee, quindi meriti di morire uffa’. Ed è capace di cacarti il cazzo per giorni per il tuo scetticismo sulle sue teorie, l’unico metodo per contrastarlo è ignorarlo, ma troverà adepti sul web e il suo ego crescerà a dismisura”.

Spero di esservi stato utile”, conclude il professore grattandosi le gonadi, “ora visto che non ho più ricerche da fare vado a giocare a Fortnite fino a fine quarantena. Hasta Luego”.

Davide Paolino