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Scienziato inventa dentifricio che si può rimettere nel tubetto e manda in vacca decenni di metafore

Foto Credits: Stockvault

LA CALIFORNIA – Entriamo nella avveniristica sede della Desla con timore reverenziale. È qui, infatti, che l’imprenditore bergamasco con cittadinanza pisana naturalizzato livornese Elo Muschio realizza i suoi sogni dopo ogni abbondante cena a basa di peperonata.
Al momento la compagnia sta lavorando a un sistema di trasporto superveloce che potrebbe permettere di muoversi per le strade di Roma sino ai 13 km/h, ma non è per questo progetto che ci siamo spinti qui al sancta sanctorum del guru dell’innovazione.

Pare, infatti, che il visionario della val Brembana stia per immettere sul mercato un prodotto che potrebbe cancellare una metafora che da decenni viene rivolta da chi si ritiene consapevole delle conseguenze che comporta una qualsiasi azione.
Fin da bambino“, ci dice Muschio, “mi hanno stracciato i maroni sul fatto che una volta uscito non puoi più rimettere il dentifricio nel tubetto, che l’entropia sia irreversibile, e quando ho sentito pure Bersani utilizzare questa metafora – oltre alla mucca nel corridoio, il tacchino sul tetto e il giaguaro da smacchiare – ne ho avuto abbastanza e ho deciso di diventare uno scienziato miliardario per poterla rendere inutilizzabile perché priva di senso“.

Lo studio e la realizzazione di Toothpaste X, il primo dentifricio reintubettabile, sono costati circa 180 miliardi di euro ma Muschio dice che è inutile piangere sul latte versato, “Anche perché sto stanziando 230 miliardi perché la combinazione di lacrime e latte possa dare origine a qualcosa di utile. Avevo pensato di dedicarmi a uno smacchiatore di giaguari ma lì sì che sarebbero stati soldi buttati“.

Augusto Rasori