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Sanità. Si potrà morire solo dopo aver finito di pagare le rate per la visita specialistica a pagamento

Svizzera, malasanità: paziente non muore durante eutanasia - Lercio
Foto Credits: Pixabay

Roma – La sanità pubblica italiana continua a essere un problema. Oggi è molto complicato riuscire a prenotare anche una semplice visita dal dermatologo senza incappare in liste di attesa lunghissime, ma l’esecutivo fa sapere che sta lavorando alacremente per riuscire a risolvere questa situazione, dando continuità all’impegno profuso in maniera bipartisan da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi venti anni: “Sappiamo che c’è ancora chi, attaccato a un modo di pensare vetusto e soprattutto ai soldi, perde tempo tentando di prenotare una visita di controllo a breve nella sanità pubblica, magari riuscendoci, ma vi assicuriamo che anche questi ultimi bolscevichi saranno presto sconfitti“.

Siccome pare che distruggere la sanità pubblica a favore di quella privata non basti per convincere le zecche a tirare fuori i soldi e alzare il PIL, il Ministero della Salute ha varato un progetto per invogliare le persone a rivolgersi alla sanità privata. Il concetto è lo stesso che vale per tutti gli ambiti del libero mercato. Una volta, quando si desiderava qualcosa che non ci si poteva permettere, non la si prendeva o magari si risparmiava per anni. In una parola sola si faceva ECONOMIA. Oggi invece, fortunatamente, le persone si possono rivolgere a un “Compro Oro” o a un’agenzia di prestiti. È per questo che il ministero ha messo in campo questa joint venture con le agenzie che rende più semplice la richiesta di prestiti a rate in caso di bisogno di visite specialistiche. Le agenzie prestiti dal canto loro avevano qualche dubbio. Il loro rappresentante nazionale chiedeva infatti cosa sarebbe successo se il paziente, dopo aver usufruito del servizio, fosse morto. Ed è qui che il governo ha avuto il colpo di genio, emanando un decreto legge che vieta di morire ai pazienti che stanno pagando delle rate per questo tipo di servizio, prima di aver terminato il pagamento delle suddette.

Sono al vaglio altre soluzioni, come partnership con sale bingo e sale scommesse per iniziative come “Fai cinquina e vinci una gastroscopia“, “Azzecca il risultato esatto di tutte le partite del campionato kazako e vinci un check-up nella clinica di Zangrillo“ o – e questo riguarderebbe solo i Monopoli di Stato – il vaglio di alcuni nuovi gratta e vinci abbinati all’erogazione di altri servizi sanitari.

Fabio Corigliano