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USA. Bill Clinton corre in soccorso di Donald Trump: “Disponibile a consolare sua moglie”

New York (USA) – Cospirazione, falsificazione di libri contabili, aver usato denaro pubblico per comprare il silenzio di alcune pornostar con cui intratteneva relazioni extraconiugali ed essere il vero responsabile del litigio tra Bugo e Morgan, uno degli avvenimenti che prima ci ha fatto tanto divertire ma che ora ci sta un po’ sfracassando i coglioni. Sono questi solo alcuni dei capi d’imputazione che sono costati l’incriminazione a Donald Trump, imprenditore, personaggio televisivo, aizzatore di folle e persino ex Presidente degli Stati Uniti D’America.

Il procuratore di Manhattan Alvin Bragg ha gonfiato le accuse contro di me”, afferma uno sconvolto Donald Trump mentre utilizza dell’ammoniaca di leopardo per schiarirsi il cuoio capelluto, “le accuse dalla ventitré alla trentaquattro sono in realtà punti di discussione di una riunione di condominio, infatti l’ultimo è ‘varie ed eventuali’”.

Il procuratore preferisce tacere e parlare in aula mentre un aiuto inaspettato è giunto dalla politica made in USA a favore dell’ex presidente degli Stati Uniti. Ha stupito non poco la dichiarazione spontanea di Bill Clinton, anche lui a capo della Casa Bianca per ben otto anni, dal 1993 al 2001, impegno che, da ciò che emerso dalle cronache, gli succhiava via tutta la linfa vitale.

Sono disponibile a consolare Melania… ahia”, afferma Clinton mentre viene colpito da una pantofola lanciata dalla moglie. “Capisco quanto deve essere duro… ahia… riuscire a sopportare un così enorme… ahia… calvario! Quindi sono disponibile a stare nella Trump Tower giorno e notte… ahia… ma quante cazzo di pantofole hai?”.

Nonostante il clamore, sembra che il processo all’ex cabarettista Donald Trump potrebbe risolversi in un nulla di fatto. Il procuratore ha infatti riconosciuto almeno un pregio all’ex Presidente: “Una volta, avrebbe potuto trattenere Frank Matano, impedendogli di tornare in Italia per sempre, ma non l’ha fatto. Ci ha salvato da un enorme problema e di questo gliene saremo grati per tutta la vita. Un po’ meno gli italiani, ma vabbè”.

Davide Paolino