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Poliziotto gli fa togliere la mascherina per identificarlo, poi lo multa perché senza mascherina

Foto Credits: FaceMePLSFoto Credits: PressFeatures

Versilia – Ha destato scalpore, preoccupazione, angoscia, panico ma soprattutto ilarità quanto successo nella nota località marina di Viareggio del Forte di Pietrasanta quando una pattuglia di polizia ha fermato un uomo che stava lanciando mojito (rigorosamente da asporto) contro un’ambulanza sostenendo che girasse a vuoto con le sirene spiegate solo per seminare il panico durante l’aperipranzo.

Il negazionista, che stava agendo a volto scoperto, ha provveduto a indossare la mascherina (che recava la scritta “SALVINI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”) non appena ha scorto la volante ma ormai era stato individuato. Uno degli agenti gli ha chiesto la carta d’identità e poi ha mostrato perplesso il documento al collega:
– “Non ti sembra ci sia qualcosa di strano nella foto di questo Matteo Alberto Zangretti?
– “Sì, ma non saprei cosa. Assomiglia a questo tizio eppure c’è qualcosa di diverso… Ah, capito cos’è!”
– “Cosa?”
– “Nella foto non ha la mascherina!”
– “È vero! Si tolga la mascherina, per favore”
– “Sì, direi che è lui. Sono 400 euro”.
– “Per cosa?!”
– “Lei è senza mascherina”.


Inutili le proteste di Zangretti che ha dichiarato di essere intimo di diverse autorità locali come Jerry Calà e Paolo Brosio e ha minacciato gli agenti sventolando sotto il loro naso un carta consumazioni al Twiga. Una luce di speranza si è accesa, però, quando un’auto della polizia locale si è fermata per capire il motivo di tutta quella concitazione.
“Che succede?” ha chiesto uno dei vigili.
“Ehi, avete finito di fare quella domanda senza pagarmi ‘sti cazzo di diritti?!” ha urlato Morgan che passava di lì arrivando direttamente da Milano su un monopattino.

Su tutta questa vicenda è intanto in corso un’indagine congiunta di carabinieri, Protezione Civile, Codacons e Le Iene, mentre Zangretti, che ha opposto resistenza agli agenti, è stato caricato sulla volante e portato in questura a sirene spiegate con sua grande soddisfazione: “Almeno queste non suonano a vuoto“.
Nel frattempo, il governatore della Toscana Eugenio Giani ha dichiarato, anche se non c’entra una beata minchia, che tutto questo è colpa del governo che ha inserito la Toscana in zona rossa, poi Renzi gli ha dato una pacca sulla testa e un biscottino.

Augusto Rasori