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Nuovo Dpcm. Impianti sciistici potranno riaprire solo per neve da asporto

Foto Credits: Pixabay

ROMA – In queste ore convulse per la politica italiana trapelano dettagli sul prossimo Dpcm che dovrebbe fornire il quadro delle restrizioni anti-covid da adottare dopo il 15 gennaio. Tra i settori più in attesa finora quello dei gestori degli impianti sciistici che, restando questi chiusi durante il periodo natalizio, hanno dovuto rinunciare a una parte cospicua dei propri abituali incassi senza rilasciare scontrino.

Stando a quanto si legge sulla bozza che sta circolando in queste ore, gli impianti sciistici potranno finalmente prendere una boccata d’ossigeno, con la riapertura almeno per quanto riguarda il servizio d’asporto. “I nostri affezionati visitatori potranno prenotare e poi venire a prelevare qui da noi quanta neve vorranno tra le 5 e le 22. Abbiamo un listino prezzi apposito, dal metro di cubatura in su. Ovviamente forniamo anche una pala e una scatola termica apposita per mantenere la neve in temperatura. Una volta portata a casa, potranno consumarla, sciandoci dentro tutto il tempo che vorranno. Suggeriamo di abbassare i termosifoni in casa, durante questa fase” ha spiegato Gunter Val di Non, titolare del principale comprensorio sciistico della valle trentina che apparteneva ai suoi antenati.

Consultando il listino, spiccano le varie fasce di prezzo per i diversi tipi di neve disponibile (da sci di fondo, da salto, per la discesa a spazzaneve, etc.) e per i diversi tipi di incidenti che si vogliono realizzare: frattura del femore, ruzzolone per creazione di una valanga, caduta alla Schumacher (che costa qualcosina in più). “Offriamo poi anche un simpatico omaggio per i più piccini, con una confezione colorata a parte che contiene una carotina e neve adatta a fare pupazzi bellissimi” aggiunge Val di Non.

Ma non sono queste le uniche indiscrezioni che sono emerse sull’ultimo Dpcm presentato dal Governo. Il coprifuoco sarà potenziato: non sarà solo vietato uscire di sera ma anche non appena c’è un po’ d’ombra – pure in pieno giorno, con il cielo nuvoloso. In zona arancione si potrà uscire a gruppi sanguigni alterni, multe salate per chi falsifica il proprio gruppo cambiando il Dna tramite il vaccino. Inoltre, dopo la zona “gialla rinforzata”, sarà introdotta la zona “rossa corretta con la grappa”, una zona rossa ancora più rigida, ma in cui è fortemente raccomandata la vendita e il consumo di questo superalcolico per dimenticare. Per quanto riguarda gli spostamenti, non ci si potrà muovere fuori regione, non sarà consentito andare nella seconda casa, ma nella terza sì.

Le scuole superiori: dal 15 gennaio saranno “socchiuse”, e in classe entreranno solo gli anoressici mentre sui ristoranti il Governo cambia idea: non ci saranno ristori ma solo mance a piacere, e sarà permesso cenare negli alberghi, ma solo in quelli del Monopoli.

Infine, nuove misure in ordine sparso: chiusura delle scuole con più di 14 anni, apertura dei parenti di ogni ordine e grado, apertura di autogrill nelle discoteche, forte raccomandazione di non ospitare in casa più di 5000 persone, permesso di andare a correre dai parrucchieri e sostituzione dei ministri renziani con le penne lisce – ma non quelle della Molisana.

Stefano Pisani