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Nuova inchiesta di Repubblica: “I civili di Gaza muoiono per screditare Israele”

Foto Credits: indeciso42

ROMA– “Non sanno più cosa inventarsi”, commenta Francesco Cornacchia, storica firma del quotidiano ‘La Repubblica’ durante una diretta web sul portale del giornale. “Non sanno più cosa inventarsi per screditare il glorioso governo dell’amore di Benjamin Netanyahu, premier di Israele, primo del suo nome, signore degli orsetti del cuore, amante delle ritorsioni, re delle bombe al fosforo, khal del grande Medio Oriente”.

Parole forti a cui i giornalisti del secondo più importante quotidiano d’Italia sono ormai abituati. Dall’apertura del conflitto, più di un mese fa, sono infatti stati molteplici gli articoli in favore “dell’unica vera democrazia del mondo”, tra accuse di terrorismo nei confronti di famosi fumettisti italiani, e una narrazione che alcuni accusano essere lievemente di parte.

Noi di parte?”, si chiede Cornacchia, “questa è un’accusa bella e buona. Stiamo solo cercando di fare il nostro lavoro totalmente super partes e raccontando ciò che accade nella striscia. E poi non è colpa nostra se i civili di Gaza muoiono per screditare Israele. E lo hanno fatto più di undicimila volte in poco più di un mese! Non si può dire che non siano!”.

È infatti proprio questo il titolo dell’ultima inchiesta del giornale che si accoda a quelle già comparse sul quotidiano cartaceo e online in questi giorni come “I bombardamenti migliorano l’architettura delle città”, “Hamas e Palestina hanno tre lettere in comune, cosa dobbiamo dirvi di più?” e “Il colonnello israeliano: ‘Credete ci faccia piacere vedere gente che soffre? Ovvio che sì‘”.

E un nuovo scoop è all’orizzonte, come ci anticipa lo stesso Cornacchia: “Si intitola ‘Smettere di far soffrire i palestinesi eliminando totalmente la Palestina’”. Un articolo completamente imparziale a firma Benjamin Netanyahu. Un giovane giornalista che sicuramente si farà“.

Davide Paolino