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Mondiale. “Colori troppo sgargianti”, FIFA vieta la maglia del Senegal

L’assenza della nazionale ai Mondiali di calcio ha di fatto azzerato l’interesse degli italiani per la competizione, ma milioni di utenti hanno deciso comunque di seguire la competizione sui canali RAI, per fare in modo che l’emittente nazionale recuperi qualcosa dei soldi pubblici spesi per i diritti dell’evento. Osservare le altre big giocare acquista un senso soltanto nel tentativo di portare merda, magari mandando qualche accidente. Al momento con Germania ed Argentina pare aver funzionato.

Non ci è andata poi male, perché possiamo dire tranquillamente che questo è il Mondiale più controverso della Storia. Moltissimi operai morti nella costruzione degli stadi e diritti negati alle minoranze, questo recita il biglietto da visita del Quatar, che ha scelto come mascotte dell’evento una kefia col volto di Massimo Boldi, idea scaturita – pare – da un suggerimento di Matteo Renzi durante una delle sue consulenze in medio oriente, o come la chiama lui: “la culla del neorinascimento“.

La FIFA, ente organizzatore (per qualcuno, complice) ha deciso di adeguarsi alla situazione, vietando fasce da capitano arcobaleno e birra dentro gli stadi, rendendo possibile il consumo solo di quella analcolica che, come noto, è buona giusto per essere utilizzata nei sistemi d’irrigazione. La Federazione però, ha deciso di ampliare il concetto dei colori riferibili al movimento LGBTQ+. Sarà dunque proibito non solo indossare capi che riportino i colori dell”arcobaleno”, ma anche quelli che più genericamente sfoggino “colori sgargianti”. A questo proposito, sono finite nel mirino alcune delle divise più vivaci usate dalle nazionali del torneo, fra tutte spicca quella del Senegal.

Ancora non c’è l’ufficialità, ma pare che le eminenze grigie della FIFA si siano già messe al lavoro per obbligare a sostituire la casacca della nazionale africana con una canotta neutra di colore bianco. Dovesse rivelarsi vera questa indiscrezione (e, nonostante la redazione si inventi le notizie di sana pianta, non sarebbe la prima volta che accade) saremmo di fronte all’ennesimo duro colpo sferrato dalla combo FIFA+Qatar.

Andrea Bonechi