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Medicina, ecco perché ascoltare Achille Lauro allevia i dolori mestruali

Rollsroy (CE) – Dolori alla parte bassa dell’addome, crampi, coliche, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici, questi i sintomi che possono colpire chi ascolta la musica trap, rap, hip hop eccetera. Tuttavia sono diversi gli studi scientifici che dimostrano come tale musica possa essere utile ad alleviare i dolori mestruali, in particolare l’intera discografia di Achille Lauro.

Secondo gli esperti, per combattere la dismenorrea sarebbe sufficiente stendersi ed ascoltare alcuni dei pezzi più celebri del cantante veronese, meglio ancora se con delle cuffie: particolari frequenze sonore generate dall’ugola di Achille Lauro colpirebbero i centri nervosi con effetti rapidi e positivi. La riduzione dei sintomi avverrebbe già alla prima canzone, mentre scompaiono totalmente fra la terza e la quarta. Unica controindicazione: talvolta può insorgere una brutta emicrania accompagnata da una irrefrenabile voglia di indossare vestiti di merda.

Ascoltare Achille Lauro avrebbe anche altri effetti benefici: aumenta la fertilità, fa calmare i neonati, aiuta le piante a crescere più veloci e fa rilassare particolarmente i gatti. Sui cani, invece, ha un effetto negativo, inducendo reazioni simili a quelle causate dagli ultrasuoni: latrati di dolore, defecazione incontrollabile e bestemmie.

Le donne colpite dai sintomi causati dal ciclo che sono alla ricerca di una soluzione naturale e sicura potrebbero averla trovata grazie ad Achille Lauro. I medici invitano anche a provare altri artisti simili, in particolare Ghali, mentre sconsigliano caldamente l’ascolto di Sfera Ebbasta, che in alcuni casi ha peggiorato così tanto la situazione da aver costretto le povere malcapitate al ricovero ospedaliero.

Su con la vita care lettrici, la scienza fa passi avanti per aiutarvi coi vostri mali periodici. Non è escluso che con l’aumento dei fondi per la ricerca nel prossimo futuro non vengano scovati altri cantanti popolari efficaci. Nel frattempo godiamoci la musica e le atmosfere nostalgiche che solo il Festival di Sanremo ci può donare.

Andrea Bonechi