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M5S, Casaleggio trova il modo di fermare l’emorragia di voti: “Da oggi uno vale cento”

M5S, Casaleggio trova il modo di fermare l'emorragia di voti: "Da oggi uno vale cento" - Lercio

È una rivoluzione che ci porterà a prendere come minimo il 500% alle prossime elezioni”. Con queste parole il presidente della Casaleggio Associati, Davide Casaleggio, ha voluto introdurre uno dei concetti alla base del nuovo non-statuto del Movimento 5 Stelle: “Uno vale cento”.

L’attuale co-fondatore (assieme a Luigi Di Maio e a un mazzo di tarocchi, NdR) del partito riformato nel 2017, ha deciso di reagire in maniera drastica alla continua emorragia di voti che ha visto i pentastellati via via arrivare a perdere a livello nazionale oltre 25 punti percentuali rispetto alle politiche del 2018: “In Calabria siamo passati dal 43% al 6%, è necessaria una forte autocritica che analizzi i vari problemi che ci hanno condotto all’ultima debacle, come la manifesta incapacità di gran parte della nostra classe dirigente, i cambi di fronte improvvisi da destra a sinistra e sopratutto l’inconsistenza di un programma politico fatto quasi esclusivamente di slogan vuoti e inapplicabili, i quali andranno sostituiti con slogan altrettanto vuoti e inapplicabili, ma più appetibili dal punto di vista elettorale”.

La stesura del nuovo regolamento sarebbe già a buon punto e la revisione del vecchio concetto “Uno vale uno”, modificato in “Uno vale cento”, è un punto cardine sul quale i grillini costruiranno gran parte della strategia politica nei prossimi mesi, come afferma l’ex ministro e attuale facilitatore Danilo Toninelli: “Se applichiamo il nuovo slogan all’attuale composizione parlamentare il M5S, anche al netto dei fuoriusciti, detiene oltre il 2500% degli eletti, entro febbraio faremo pesare questa schiacciante maggioranza per far approvare una legge che riconosca come valido questo calcolo basato sull’1 vale 100, così otterremo una maggioranza schiacciante del 2500% con cui faremo approvare legalmente questo calcolo”.

Nel nuovo statuto sono date come certe anche altre importanti innovazioni: l’abolizione della povertà, ormai già  assodata grazie al reddito di cittadinanza, sarà sostituita con la soppressione dell’infelicità. Inoltre, grazie a un disegno organico di riforme costituzionali, i poteri forti saranno costretti ad andare a letto senza cena. Infine sarà istituzionalizzato l’uso del carattere ‘1’ ogni tre punti esclamativi nell’espressione “Sveglia!!!1!!!1”.

Gianni Zoccheddu