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“Ha comprato un detersivo non in offerta”: nuovo scoop di Striscia su chi spende male il RdC

Foto Credit: Sergio Marinelli

Miseralandia- Quali sono le cose che si possono acquistare con il reddito di cittadinanza? È moralmente giusto usare una cifra per comprare una piccola bandiera del Napoli (guarda caso proprio del Napoli eh) per far festeggiare il proprio figlio tifoso?

Sono queste le domande dalle quali partono i grandi scoop dei programmi radiotelevisivi tipo ‘La Zanzara‘ e ‘Dritto e Rovescio‘ o, come in questo caso, del grande giornalismo d’inchiesta di ‘Striscia la Notizia‘.

Il programma capitanato da Antonio Ricci ha infatti portato alla luce l’ennesimo incredibile sperpero di denaro pubblico: il Reddito di Cittadinanza speso male. Il grande comico giornalista sportivo, inviato pelato con la maglia verde , è riuscito a stanare i percettori di reddito napoletani che usano in maniera illegale i propri soldi. Dopo l’acquisto di addobbi per la festa dello scudetto del Napoli, Gennaro Esposito, tifoso 39enne, è stato sorpreso addirittura a comprare un detersivo non in offerta: “Ma è mai possibile che un povero debba stare lì a sindacare se un detersivo possa essere migliore di un altro? Già è difficile credere che le case di queste persone vengano pulite, adesso, addirittura ci fanno sapere che il detersivo in offerta non è adeguato per le loro dimore?”, denuncia il reporter d’assalto Luca Abete nel servizio ribattezzato da Reddito di Tifoseria a Reddito di Pulizia, (Ahahaha, risate finte di Striscia, NdR).

Il nababbo percettore del RdC ha accampato diverse scuse, che però non hanno convinto l’inviato di Striscia: “Purtroppo devo prendere questo non in offerta perché con le allergie di mio figlio non posso usare altri detersivi“, ha cercato di spiegare Gennaro detto Gegé. Da vero giornalista che fa sempre la seconda domanda per mettere all’angolo i potenti, Abete ha ribattuto: “Dai, Gegé, ma che adesso i poveri hanno pure le allergie? Le famiglie indigenti hanno sempre usato un solo tipo di detersivo anche per farsi lo shampoo, su!“. Messo con le spalle al muro dalla precisione del cronista e dalle telecamere usate come se fosse una colonscopia, ha dovuto cedere e promettere che d’ora in poi avrebbe comprato solo prodotti in offerta.

Pochi giorni dopo si è saputo che il figlio di Gegè è stato ricoverato al Cardarelli per una grave reazione allergica. Pare che il ricovero peserà sulla spesa pubblica del nostro SSN e da Striscia hanno fatto sapere che stanno già scaldando Valerio Staffelli per stanare i responsabili di questa ennesima truffa.

Sergio Marinelli