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Emergenza coronavirus: gatto chiede di rientrare in casa e poi rientra davvero

Roma – “Basta esitazioni sulle soglie delle porte almeno fino al 3 aprile. A causa dell’emergenza coronavirus, da oggi tutti i gatti che vivono in Italia – e in particolare quelli che vivono a Vicenza – devono davvero entrare in casa quando ne faranno richiesta”. A dichiararlo è Gattarella, il Presidente dei Gatti Italiani, durante una conferenza stampa convocata in uno scatolone.

So di chiedervi un grosso sacrificio – ha proseguito Gattarella – sono un gatto anche io, so benissimo che siamo abituati a protestare per farci aprire la porta ma poi, una volta aperta, rimanere immobili sulla soglia per riprendere a protestare con maggiore veemenza una volta richiusa, ma poi, una volta riaperta, restare sulla soglia a leccarci il buco del culo – ma in questo momento di difficoltà dobbiamo mettere da parte le nostre abitudini e pensare al bene comune”.

Le misure non riguardano solo l’ingresso e l’uscita dalle porte – ha ripreso Gattarella dopo un sonnellino di cinque ore – dobbiamo cambiare temporaneamente il nostro modo di vivere. Per questo ho provveduto io stesso a stilare delle linee guida, valide per tutti i gatti, che sono contenute in questo documento che ho appena appallottolato e che darò ai giornalisti quando mi sarò stancato di giocarci”.

Il documento è una sorta di decalogo del comportamento felino in periodo di coronavirus. Vediamo le misure nel dettaglio:

  • Leccarsi bene le zampe dopo aver buttato gli oggetti giù dai mobili.
  • Evitare di giocare all’aperto, è consigliato piuttosto lo smart playing in casa con gomitoli, tappi di bottiglia, scatole ecc.
  • Dormire a un metro di distanza dagli umani. Ok, vanno bene anche 50 centimetri. Ok, continuate a dormigli addosso però senza leccarli.
  • Non prendete d’assalto la ciotola, i negozi di cibo per animali sono aperti, non resterete senza.
  • Attenzione: sono aperti anche gli studi veterinari, quindi se gli umani prendono il trasportino nascondetevi come al solito.
  • Visto che passerete più tempo in casa, approfittatene per cercare di scoprire che fine fa la nostra cacca.
  • Lasciate stare i pipistrelli. Sono topi volanti e ci incuriosiscono parecchio, lo so, ma in questo periodo meglio evitare.
  • Molti umani in questi giorni lavorano da casa. Fategli compagnia sdraiandovi sulle testiere dei loro PC, vedrete che apprezzeranno.
  • La notte svegliare gli umani ogni 30 minuti per verificare che siano ancora vivi.
  • Se vi scappa la pipì ma non vi va di arrivare fino alla lettiera, fatela pure nella piega del gomito degli umani, pare che vada di moda.

Eddie Settembrini