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Di Maio introduce il limite delle due scissioni

Poltro (NA) – Dopo la clamorosa rottura con il M5s e la nascita di Insieme per il (mio) Futuro, Luigi di Maio si trova saldamente al centro della scena politica italiana. Dal piccolo borgo alpino di Poltro, frazione di Pomigliano d’Arco, il Ministro degli Esteri ha spiegato gli obiettivi della sua nuova formazione in un breve incontro con i giornalisti.

Di Maio ha voluto subito rassicurare gli elettori: “L’addio al M5S non ha motivazioni personali, ma si è reso necessario perché l’attuale capo politico Giuseppe Conte, che non voglio neanche nominare, non è all’altezza dei predecessori, e non parlo certo di Vito Crimi. Noi rimaniamo contrari al trasformismo e ci proponiamo di tornare alla purezza delle origini: introdurremo il limite delle due scissioni, non vogliamo certo arrivare agli estremi di certa sinistra.

Il leader politico ha proseguito:“Per me la cosa più importante nella politica è la coerenza, infatti ho sempre pensato che solo gli stupidi non cambiano mai idea”, e ha confermato che le decisioni verranno ancora prese online dagli iscritti, anche se ha ammesso che la piattaforma usata fino all’anno scorso dal M5S aveva delle grosse falle: Rousseau era una ciofeca, l’aveva capito persino Di Battista. Noi lanceremo un sistema molto più amichevole, Uagliò.

I tecnici avvertono che la nuova piattaforma non sarà pronto prima del 2030, ma Di Maio garantisce che i vertici della sua nuova formazione agiranno comunque nell’esclusivo interesse dei cittadini: “Vi assicuro che la nostra azione politica sarà volta esclusivamente a tutelare il benessere dei nostri elettori. E senza dubbio tra i nostri elettori ci sono sopratutto io: rivendico con orgoglio di aver sempre votato per me stesso, non certo come un Adinolfi qualunque che si presenta alle elezioni e prende zero voti.”

E a chi lo accusa di carrierismo, di essere diventato un professionista della politica, Di Maio risponde con fermezza: “Queste insinuazioni mi fanno pensar male di chi le diffonde, e a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Io sto solo cercando di dare un contributo al Paese: sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti”.

“Il potere logora chi non ce l’ha” ha infine chiosato il ministro, congedandosi dai giornalisti dando loro la gobba.

Andrea Michielotto