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Da “contratto” a “governo di responsabilità”, in vendita il dizionario dei sinonimi grillini

Da "contratto" a "governo di responsabilità", in vendita il dizionario dei sinonimi grillini - Lercio

ROMA (®Casaleggio Associati) –  “E’ stato un risultato che professionalmente e umanamente mi rende orgoglioso, riuscire in così poco tempo a migliorare le sorti di un popolo è un motivo di vanto che ci spinge a migliorare giorno per giorno, ma adesso basta parlare di Ancelotti al Napoli e pensiamo a fare un governo”, sono queste le parole di Luigi Oscar di Maio, capo politico del Movimento Cinque Stelle che, alle ultime elezioni politiche, è riuscito nel clamoroso risultato di raggiungere il 32% dei votanti senza promettere nulla di più di uno stipendio senza lavoro per tutti.

“Il pericolo in questi giorni in cui si fa la Storia”, confessa Di Maio, “è trovare i soliti denigratori, ovviamente collusi col potere, che non perdono occasione e modo di attaccarci sul nulla, visto che noi nulla per ora abbiamo fatto, a parte cincischiare due mesi prima di aprire un dialogo con il leader della Lega Matteo Salvini appena il Presidente della Repubblica ha minacciato di toglierci il giocattolino. Ma sapete che in queste situazioni è l’uomo che deve fare il primo passo, noi ci teniamo sempre a farci conquistare”.

“Il problema”, annuncia Di Maio, “è che per molti troll pagati dalla casta il nostro sembrerebbe una specie di accordo tra due parti politiche come è già successo in passato e come accadrà poi in futuro, sempre se non riusciremo alle prossime elezioni a dare un premio di maggioranza del 100% alla prima forza politica in Parlamento. Per questo, e per dare il tempo al futuro Premier Giuseppe Conte di pensare al bene del Paese, abbiamo ideato un piccolo dizionario dei sinonimi e contrari grillini che consiste nello spiegare finalmente per filo e per segno tutto quello che le menti bacate che non ci hanno votato non sono riusciti a capire. Magari così si istruiscono a dovere e magari danno qualche esame al posto mio, che sono troppo impegnato a salvare il Paese per laurearmi“. Un dizionario del quale Di Maio ci ha permesso di pubblicare, in esclusiva, alcuni passaggi salienti: .

 

Inciucio: Accordo con cui due parti politiche tramano per spartirsi il Governo alla faccia degli italiani che non li hanno votati. Sinonimi: Renzi/Alfanommerda. Contrari: noi

Contratto di Governo: Accordo che due parti politiche, con grande rispetto reciproco, sottoscrivono per salvare l’Italia da una crisi politica che potrebbe durare decenni. Sinonimi: Contratto unto dal Signore

 

Governo del Pd: Ladri truffatori che rovinano l’Italia per puro sadismo. Sinonimo: Inferno. Contrario: noi

Governo di Responsabilità: Due forze politiche che amano il loro Paese e lo riportano ad un antico Eden. Sinonimo: Paradiso

 

Lega nord ladrona: Partito politico gestito da ladri che si ruba i nostri soldi e che commercia in diamanti. Sinonimo: Ladri politici. Contrario: noi

Lega: Partito politico gestito da un nobiluomo che ha belle idee con cui poter fare insieme un governo che dia prestigio e lavoro agli italiani. Sinonimo: brave persone presenti sul territorio.

 

Premier non eletto dal Popolo : Barbarie perpetrata per anni da un sistema politico marcio che se ne infischia degli elettori e mette fantocci del potere al Governo. Sinonimi: Monti, Renzi, Letta, Gentilcloni. Contrario: il nostro Premier

Premier professore universitario: Meraviglioso esempio di rigore politico misto ad avvenenza e somiglianza con Charlie Sheen; Capo del Governo retto, di alto profilo e invidiabile uomo di cultura accademica. Sinonimo: Giuseppe Conte.

 

“Questi sono solo alcuni esempi”, spiega Di Maio, “il volume è acquistabile sul blog delle Stelle, ogni acquisto donerà un euro alla famiglia di Alessandro di Battista, che purtroppo dopo aver finito di fare il deputato si è ritrovato senza lavoro ed è stato costretto ad accettare di scrivere un libro per soli quattrocentomila euro dalla casa editrice di Berlusconi. Il resto sarà dedicato all’associazione “Tour nei teatri di Beppe Grillo”, che si preoccupa di dare visibilità a una persona che è stata ingiustamente cacciata dai palinsesti tanti anni fa”.

Non ci sono fatte mancare reazioni del mondo politico a questa novità a cinque stelle. Salvini ha subito commentato: “Dopo tre pagine di parole scritte, se non ci sono immagini, è quasi un lavoro e io non lavoro da quando sono nato, non inizierò certo oggi”; Giorgia Meloni ha ribattuto: “Forse è il miglior prodotto dei grillini, ma ho visto qualche termine in inglese che mi ha fatto storcere il naso digitale”; Berlusconi ha sentenziato: “Pensavo fosse un catalogo di Intimissimi, tempo perso”. Infine parole favorevoli sono arrivate dal sindaco di Roma Virginia Raggi che dalla finestra del Campidoglio ha esclamato: “E’ tutto bello bello bellissimo”, prima di cadere in una voragine lasciata da una precedente amministrazione (Nicola Signorello 85-88).

 

Davide Paolino