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Crisanti dimentica di mettersi l’Autan al lavoro: divorato dalle zanzare

Padova. “Domani vado a ricomprarlo” e “Dove cazzo è il Vape!!!” sono state le ultime frasi pronunciate dal professor Andrea Crisanti, prima di essere trasportato in ospedale con abrasioni di secondo grado per essersi grattato le caviglie a sangue, dopo un incidente sul posto di lavoro.

Lo scienziato stava conducendo una ricerca avveneristica sulle malattie infettive, più precisamente stava progettando la produzione in laboratorio di uno sciame di zanzare femmine super-addestrate, iper-aggressive, appena mollate dal partner, con l’estetista chiusa e il barattolo di gelato vuoto, ma soprattutto geneticamente immunizzate: invece del normale fluido anticoagulante (e urticante), le super zanzare dovrebbero iniettare piccole dosi di vaccino, provocando quindi una vaccinazione di massa riguardante tutti i cittadini, tutti tranne che Palù (in questo consisteva la maggior parte dell’addestramento).

Purtroppo una serie di eventi sfortunati ha creato una falla nel sofisticato sistema di sicurezza del suo laboratorio e le creaturine si sono liberate nella stanza. Senza Autan e con la ricarica del Vape smarrita, Crisanti non ha potuto fare altro che rompere il vetro d’emergenza e utilizzare la bomboletta di Raid appesa al muro per difendersi dallo sciame, ma purtroppo neanche questo ha funzionato, anche perché la bomboletta non veniva revisionata da 14 anni ed era completamente scarica.

Per avere un’idea approssimativa delle dimensioni dello sciame degli scatenati ditteri, bisogna considerare che in quest’ultimo anno e mezzo, il professore aveva tenuto da parte una zanzara per ogni irritante coglione che gli rompeva il cazzo sui social, gente il cui più grande contributo alla strategia di contenimento di malattie infettive è stato accendere uno zampirone senza spezzarlo.

Crisanti aveva già studiato questi insetti. Nel 2018, in uno studio poi pubblicato su Nature, aveva dimostrato che è possibile intervenire sul gene che regola il sesso delle zanzare e quindi favorire lo sviluppo di un innocuo maschio a discapito di una zanzara femmina capace di pungere e diffondere la malaria e altre malattie come il fare battute sessiste sul paragone con la zanzara femmina che succhia il sangue.

Vittorio Lattanzi