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Brexit, UE: “Pronti a ogni accordo ma Boris Johnson dovrà reinterpretare la 1×01 di Black Mirror”

Brexit, UE: "Pronti a ogni accordo ma Boris Johnson dovrà reinterpretare la 1x01 di Black Mirror" - Lercio

Bruxelles (Belgio) – “Macheccenefotte!”. Un grido di entusiasmo in 24 lingue riecheggia tra gli uffici del Parlamento Europeo dove esimi esponenti di ogni Paese dell’Unione stanno cercando, da ormai due anni e mezzo, di arrivare ad una specie di accordo per l’uscita della Gran Bretagna senza rischiare un tracollo dei mercati in campo internazionale.

Stamattina, finalmente, si sarebbe giunti a una bozza di risoluzione che potrebbe dare soddisfazione a entrambi gli schieramenti in gioco: l’Unione Europea, che cerca di arginare l’uscita di altri Paesi, e la Gran Bretagna, che vuole far vedere al mondo intero che quando prende una decisione, cascasse il mondo se cambia opinione.

Abbiamo avuto un’idea”, specifica John Barrowman, capo della delegazione che si occupa dei negoziati con quei dannati mangiapudding, “E per una volta dobbiamo confessare che l’abbiamo copiata a chi ne sa più di noi: la tv. D’altronde ormai in televisione, con l’avvento delle nuove piattaforme di streaming, si può vedere di tutto e grazie a uno sceneggiato televisivo in onda da anni sulle nostre emittenti abbiamo raggiunto una specie di accordo con quei buzzurri baciaregine: la Gran Bretagna potrà uscire dall’Unione Europea con ogni tipo di richiesta (anche che da domani diventi obbligatoria per tutti gli uomini la capigliatura alla Donald Trump), ma Boris Johnson dovrà copulare con una scrofa come accade nella puntata 1×01 di ‘Black Mirror‘ per minimo due ore in prime time, in eurovisione, ovviamente annunciata dal ‘Te Deum‘ di Charpentier, sennò non vale”.

Boris Johnson, oppure come lo chiamiamo amichevolmente noi ‘il fesso”, spiega Barrowman, “ha subito accettato la proposta, pensando stessimo scherzando, e ha addirittura rilanciato che sarebbe disponibile ad un threesome con il marito della scrofa. Immantinente gli abbiamo inviato i documenti da firmare che lui, sempre pensando fosse tutta una burla, ci ha inviato subito controfirmati dalla Regina Elisabetta in persona (che si è riservata la possibilità di scegliere la coppia di suini con cui Johnson dovrà sollazzarsi in mondovisione)”.

Dopo un paio d’ore dalla firma della trattativa è finalmente comparso in pubblico il primo ministro britannico che, preso d’assalto dai giornalisti e realizzato che non si trattasse di uno scherzo, non ha potuto far altro che portare avanti l’accordo con il suo consueto garbo ed eleganza, ruttando in faccia ai cronisti, in quello che ormai viene definito il Salvinian Speech. Johnson ha affermato che non ha paura e ha iniziato già a prepararsi al rapporto amoroso iniziando a guardare cento ore di documentari di maiali che copulano nel fango (categoria che su Pornhub ha visto un’impennata di visualizzazioni in poche ore).

Questo avvenimento” – spiega Imen Boulahrajane, giovane economista che su Instagram racconta la politica internazionale ai suoi coetanei riuscendo a farli desistere per almeno cinque minuti dal fissare le foto del culo di qualche modella mezza nuda – “potrebbe sembrare innovativo per la Gran Bretagna ma dobbiamo ricordare che è già successo in passato. Infatti, David Cameron, il Primo Ministro che ha preceduto Theresa May, aveva ha già in qualche modo copulato con un suino effettuando il più dannoso referendum nella storia del mondo, cioè quello della Brexit, ma forse in quel caso quello sotto ricatto era il maiale, non Cameron”.

Intanto, in tutto il Regno Unito già si preparano alla serata più divertente da quando Carlo d’Inghilterra raccontò che non vedeva l’ora di diventare re. Nei ristoranti impazza il ‘Maiale alla Boris‘ e in alcuni pub sono già stati installati dei maxischermi per l’evento: “D’altronde”, confessa un avventore, “è l’unica occasione che abbiamo per poterci riunire e festeggiare insieme: se aspettiamo che l’Inghilterra vinca i Mondiali, altro che Brexit, potrebbero passare millenni”.

Parole che fanno sicuramente più male al morale dell’Impero più di un’uscita senza alcun accordo.

Davide Paolino