CITTÀ DEL VATICANO – Giornate di tensione in Vaticano, dove il cardinale africano Besungu ha deciso di barricarsi all’interno della Cappella Sistina, autoproclamandosi nuovo Pontefice dopo aver frainteso il significato delle tre fumate nere iniziali.
Secondo quanto riportato da alcuni testimoni oculari (curiosamente cardinali anche loro – n.d.r.), Besungu avrebbe interpretato per ben tre volte il colore del fumo come “un chiaro segno divino”. Già alla prima fumata nera ci è voluto del tempo per convincerlo a non recarsi sul balcone della Loggia delle Benedizioni vestito da Papa. Ma è alla terza che è diventato quasi incontenibile: “Tre volte nere! Come la Trinità! Ma nera!“, avrebbe esclamato con entusiasmo mistico, ignorando le spiegazioni del cerimoniale vaticano che tentava di chiarire per l’ennesima volta: “Eminenza, il fumo nero significa ‘nessun Papa eletto’, non ‘Papa nero eletto’“.
Il cardinale, tuttavia, rimane inamovibile. Il segno divino, a suo dire, è stato annunciato anche in una “curiosa trasmissione italiana” da lui seguita con interesse pochi giorni prima del conclave: “Sarà vero / Dopo Miss Italia aver un Papa nero / No me par vero?”, avrebbe cantilenato, convinto che la canzone del gruppo Pitura Freska fosse una profezia musicale. “Ho controllato — ha aggiunto convinto — una Miss Italia nera c’è stata davvero!“.
Ai tentativi del collegio cardinalizio di spiegargli che si trattava solo di una canzone di Sanremo 1997, Besungu ha reagito chiudendosi a chiave nel conclave, impossessandosi del reagente chimico per generare il fumo nero, con cui ha continuato a lanciare “messaggi divini” dalla finestra: “Vedete? Ancora nero! Papa Nero è la volontà del Signore!”
La situazione si è fatta surreale quando un altro cardinale africano, presente al conclave, ha provato a fargli notare: “Fratello, non sei neanche l’unico cardinale nero qui dentro…”, al che Besungu, ormai in pieno delirio liturgico, ha risposto: “Ma sono io che ho sentito la profezia canora, mentre voi eravate impegnati a svuotare il frigobar!”
L’ultima goccia, però, è arrivata quando un cardinale italiano si è fatto uscire a mezza bocca che, in Italia, un Papa con il cognome “Besungu” rischierebbe seriamente di essere ribattezzato Papa Besugo, scatenando i “simpatici” tormentoni di Striscia la Notizia e venendo quindi inseguito dal Gabibbo con un Tapiro D’oro con sopra la tipica mozzetta rossa da Papa.
Solo una promessa è riuscita a far desistere il cardinale dalla sua barricata: un incontro privato con gli autori della canzone Papa Nero. “Voglio sapere cosa sanno. E soprattutto… se sono disposti a incidere Papa Nero Quello Vero – Il Remix”.
Federico Graziani