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Redazione di Lercio riceve per sbaglio i soldi destinati ai troll del Pd e va in ferie alle Hawaii

Redazione di Lercio riceve per sbaglio i soldi destinati ai troll del Pd e va in ferie alle Hawaii - Lercio

Kiwipaca (Hawaai) – 49 milioni di euro, è questa la stupefacente cifra che la redazione di Lercio.it si è vista accreditare stamattina intorno alle 9, quando il tesoriere del noto sito internet è andato a controllare se il settimanale bonifico di 400 euro per la continua campagna elettorale a favore del Partito Democratico fosse arrivato, così da poter programmare le solite battute trite e ritrite contro il governo in carica. Battute che, ricordiamo, non fanno più ridere nessuno perché ormai il sito si è troppo politicizzato.

In un primo momento avevamo pensato fossero i soldi della Lega, finalmente ritrovati – spiega Vincenzo Lettieri, portavoce della redazione – ma poi, leggendo la causale, abbiamo capito che si trattava dei fondi destinati a pagare tutti i troll che su internet scrivono sui siti, sui viaggi, sulle foto e sui fogli di giornali solo per denigrare il miglior governo mai avuto da quando hanno inventato i governi. Conti alla mano: se agli oltre 6 milioni di voti ricevuti dal Pd alle ultime elezioni si sotraggono quelli di coloro che il Pd paga regolarmente con incarichi pubblici o che sono di parenti della Boldrini o di altri membri della casta, avanzano ventimila voti, ad esclusivo appannaggio dei troll pagati dal sistema. Questa volta, però, invece di fare differenti bonifici per noi, per Repubblica, per il Corriere della Sera, per Il Foglio e per tutti gli altri che hanno avuto un minimo parere contrario all’operato del Premier Matteo Salvini, ne hanno effettuato uno solo intestato alla nostra redazione, che si è trovata spiazzata e piena di dubbi: scegliere le Hawaii o le Maldive? Viaggiare in crociera o poltrire in un residence? Sniffare cocaina dal seno delle modelle o dalle loro chiappe?”

Ci abbiamo riflettuto a lungo – interviene Matteo Pappardelle, altro membro – e abbiamo deciso che se quei soldi sono finiti nelle nostre tasche significa che è un nostro diritto riceverli, come ha fatto Bossi con i rimborsi, d’altronde. Se ci sarà mai una sentenza che ci obbligherà a restituirli diremo di essere in bancarotta e se butta proprio male ci lanceremo in politica, nella migliore tradizione italiana”.

Quindi – continua Pappardelle – Lercio sarà chiuso fino alla fine di agosto, per consentirci di riposare in questo atollo sperduto delle Hawaai con queste simpatiche autoctone gentili (ma vestite con assoluto decoro perché sennò la Boldrini si incazza), che ci sono state messe a disposizione dal resort per ogni nostro desiderio. Io ho già chiesto la pace del mondo a una delle ragazze, e quella è andata a bombardare l’Afghanistan per scovare tutte le armi di distruzioni di massa. Certo che qui prendono molto sul serio il proprio lavoro!

Fino al 31 agosto saremo qui – conclude Pappardelle – con le nostre nobili terga nelle acque cristalline, a pensare a come dare addosso allo splendido operato del governo Lega-M5S, che speriamo non risolva nel frattempo tutti  i problemi italiani come i vitalizi, lo scudetto alla Juve, il caldo estivo, le code nelle autostrade, le recensioni false su TripAdvisor, il Sanremo di Baglioni, le hit estive di Baby-K, la gente che non conosce i Tool, le ragazze che non chiavano prima del settimo appuntamento, la scorta di Saviano, tutto l’albero genealogico che ha portato alla nascita di Salvini, la gente che si butta dai balconi per fare i giochi di prestigio, gli editoriali pieni di livore di Travaglio, Hannah Montana da quando è diventata una ragazza a modo, chi non te la passa a porta vuota a calcetto, Rocco Casalino che decide del futuro del Paese, i sardi che creano siti internet satirici,  il vento che fa volare via le ricevute quando sei al casello, i napoletani col codino che fanno gli aperitivi a Piazza Bellini, i live di Lercio, il buco nero in cui entri quando giochi a Football Manager, la categoria “Giorgia Meloni” su Pornhub, i sardi dal culo tosto che vengono sulla terraferma a rubarci le donne, gli avvocati che ballano lo swing, le gatte zoccole che fanno i figli nel tuo chiosco, la Dark Polo Gang e quello che ha poi generato, i giornalisti di cultura che non sanno nemmeno cosa stanno recensendo, chi consente a Pucci di definirsi comico, i battutisti compulsivi sui social. Perché se risolvono tutti questi problemi non ci rimarranno più battute da fare a parte la mafia, la corruzione, l’inquinamento e la disoccupazione, ma queste bazzecole non interessano più a un cazzo di nessuno”.

Davide Paolino