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Troppi morti sul lavoro per le ristrutturazioni: Governo corre ai ripari e introduce il “Bonus bara”

Foto Credits: 2211438

Roma – Per ripartire dopo (o nonostante) la pandemia, nel nostro Paese si stanno moltiplicando gli sconti per favorire i consumi, i cosiddetti bonus. E quindi dopo i vari “Bonus terme”, “Bonus monopattino” e “Bonus occhiali”, misure che hanno consentito a molti miopi senza patente di concedersi dei rilassanti bagni termali, sono arrivate le agevolazioni fiscali in materia di ristrutturazione della casa. Il “Superbonus 110%” e il “Bonus facciate”, infatti, hanno provocato un aumento significativo dei cantieri edili. E con essi anche delle morti sul lavoro, tanto da regalare all’Italia l’ennesimo primato.

È in dirittura d’arrivo, perciò, un nuovo provvedimento, e ad annunciarlo è lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi: “Potevamo inasprire i controlli per garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza nei cantieri, ma abbiamo preferito l’ennesima misura speculativa per ottenere il plauso di Confindustria”.

Quindi, a partire dal prossimo mese, le famiglie degli operai che muoiono nei cantieri potranno accedere al “Bonus bara”, vediamo in cosa consiste:

al momento del decesso in un cantiere di un proprio familiare si potrà scegliere fra tre opzioni: la detrazione fiscale in 10 anni; lo sconto in fattura; oppure la “cessione della salma”, ovvero si potrà “vendere” il defunto a un istituto bancario (va proprio portato allo sportello entro 3 giorni) e avere subito il 70% del bonus. A quel punto sarà la banca a far valere il credito verso lo Stato. Quest’ultima è la soluzione migliore per chi non ha liquidità immediata (e non potrà averla in futuro perché la persona morta era l’unica fonte di sostentamento per la famiglia).

Naturalmente ci sono dei criteri per accedere al Bonus bara, vediamoli nel dettaglio:

  • bisogna morire mentre si lavora a ristrutturazioni comprese nel Bonus Facciate o nel Superbonus 110%, tutti quelli deceduti in altri cantieri possono ottenere al massimo uno sconto del 5% sui lumini del cimitero.
  • In caso di caduta dai ponteggi bisogna essere precipitati da almeno 9 metri, sotto questa altezza è considerata sfiga
  • al momento del decesso non si deve risultare iscritti alla CGIL

Inoltre, Draghi ha annunciato che è in fase di elaborazione una misura per contrastare eventuali “furbetti della morte”, cioè quelli che potrebbero trafugare cadaveri dagli obitori e sistemarli sotto i ponteggi per poi comprare bare con lo sconto da rivendere su ebay. Bocciata invece la proposta della Lega di escludere dal bonus gli operai extracomunitari, il premier su questo punto non ha voluto sentire ragioni: per lui morire nei cantieri deve poter convenire a tutti, senza distinzioni.

Eddie Settembrini