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Tendenze. La nuova moda web per stronzi è già virale tra gli stronzi

Foto Credits: RobinHiggins

Impossibi (Le) – Chi lo avrebbe mai detto? Una nuova moda web ideata da degli stronzi, costruita per degli stronzi, implementata da degli stronzi figli di stronzi, e poi pubblicizzata sul web da degli stronzi, è diventata virale tra gli stronzi. Stiamo parlando di quella stronzata della Boiler Summer Cup che si aggiunge ad un’altra serie di stronzate già virali nel web come quella dei genî che inalavano preservativi con il naso o i luminari che mangiavano le capsule di detergente per lavastoviglie.

Almeno questi sono stronzi masochisti, quindi più che altro coglioni, che per un like venderebbero la loro madre o verosimilmente lo hanno già fatto per qualche altra assurda challenge dell’internet tipo la ‘SellYourMum Cup, spiega il Dottor Giuseppe Sbarramento, illustre esponente dell’Università ‘Costantino Vitagliano’ di Poggiolavezzi, sociologo, politologo, lanciatore di serpenti, incantatore di coltelli, mago a ore, conoscitore di tutte le versioni esistenti della canzone Nel blu dipinto di blu, lettore di poeti ru**i, amante segreto di Ma**o Adi****i.

“Per quelli che si inventano ‘ste cose da stronzi, mi viene da dire che sono stronzi ma più che stronzi sono stronzi forte. Cioè sono degli esseri che sono stati completamente evacuati in questo modo e messi al mondo. Per usare dei sinonimi aggiungerei che sono delle vere e proprie merde. Ma non vorrei dilungarmi in aspetti troppo specifici e elaborati. Perché a parlare di stronzi non è che possiamo metterci troppo a fare gli aulici”.

Ma cosa ha inventato il web questa volta per permettere agli stronzi di comportarsi da stronzi? La risposta ce la fornisce direttamente la Dottoressa Camilla Fotopiedini, ricercatrice della medesima università del dottore, medesimo grado di insegnamento e percorso universitario, medesima anzianità ma stipendio molto differente: “La ‘Boiler Summer Cup’ potrebbe assomigliare alla vasta serie di cazzate che sono state trasmesse nel corso degli anni da Studio Aperto o da Le Iene, e poi si sono rivelate delle solenni minchiate. Questa volta la challenge di Tik Tok parrebbe essere vera: dei tizi, maschi figli del patriarcato e dell’invidia del follower, cercano di sedurre delle ragazze sovrappeso o non propriamente taglia 42 solo per poi umiliarle sul web. Questo tipo di attività, da stronzo, si inserisce nel filone da stronzi come il Revenge porn o inviare la foto del cazzo in chat ad una sconosciuta pensando sia un tentativo di approccio da fini gentlemen. E invece si è… pensate un po’… uno stronzi!

Chi avrebbe mai potuto immaginare che una stronzata ideata da stronzi, costruita per stronzi, effettuata da stronzi figli di stronzi e poi pubblicizzata sul web da degli stronzi, si sia poi rivelata virale tra gli stronzi?”, si chiede il Dottor Sbarramento ripetendo, in pratica, tutto il primo paragrafo di questo articolo.

Nessuno”, si autorisponde il docente, “o perlomeno nessuno di quegli stronzi ci avrebbe mai pensato perché sono effettivamente degli stronzi e, se avessero la capacità di pensare, non sarebbero mai stati catalogati come l’anello mancante tra quel pesce che fuoriuscì dall’acqua per camminare quattrocento milioni di anni fa e quello che invece decise di farsi un altro bagnetto almeno per qualche decina di milioncini di anni ancora. La nostra ipotesi è che quel passaggio dal respirare ancora con le branchie per a inalare aria con i polmoni (che non si erano ancora formati) ha fatto arrivare così poco ossigeno al loro cervello da renderli, per usare un terminie accademico, degli stronzi!”

La soluzione a tutto ciò non c’è. Il consiglio più utile è denunciare qualsiasi tipo da abuso o comportamento scorretto possiate trovare sul web, in modo da stroncare questo tipo di deleteria attività sul nascere: “E magari”, conclude la Dottoressa Fotopiedini, “ricordarsi che, anche riempiendolo di rum, uno stronzo non diventerà mai un babà”.  

Davide Paolino