Cerca
Close this search box.

Stampata per errore foto di Putin a 3 anni sui pacchetti di sigarette: Monopolio di Stato si scusa

Vladivostock Torinese – Italia sull’orlo dell’incidente diplomatico per una svista che è costata le scuse ufficiali da parte del Monopolio fiscale dei tabacchi lavorati nei confronti di Vladimir Putin e del KGB, come si legge nella nota ufficiale sul sito dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli : “A causa di un guasto tecnico alla mano destra del nostro operatore grafico, è stata inviata in stampa per errore una foto appartenuta alla signora Katia Marinovna, sorella della nonna dell’ex tenente colonnello del KGB, nonché capo del governo russo Vladimir Vladimirovič Putin. I pacchetti e le confezioni con l’immagine del Presidente della federazione russa alla tenera eta di 2 anni e 8 mesi sono stati già ritirati dal mercato. Per quelli attualmente in circolazione (circa 6 milioni di pezzi) si invitano i possessori a sbarazzarsene immediatamente, recandosi presso il tabaccaio dove è stato effettuato l’acquisto per chiederne la sostituzione, anche se le confezioni sono state aperte. Ci scusiamo per il disguido.”

Il governo russo non ha gradito la fuga di materiale coperto da segreto militare e per questo ha inviato 500 agenti dei servizi segreti a indagare e a rafforzare i controlli affinché sia ritirato sino all’ultimo pacchetto. Ancora rigidi quindi i rapporti con l’AISE, che ha ereditato dal SISMI la foto reperita circa 12 anni fa durante l’appena insediato governo Berlusconi, ispezionando casualmente il lettone di Putin a Palazzo Grazioli. La foto, come si è scoperto successivamente, veniva mostrata durante le operazioni di riscatto dei nostri connazionali rapiti all’estero per convincere i vertici dei gruppi terroristici a rilasciare i sequestrati con la frase “Lei non sa chi sono io”.

Intanto il Monopolio di Stato ha prontamente diffuso l’immagine del bambino che andrà definitivamente a sostituire il piccolo Putin: si tratta di un bambino italo-statunitense, Randy Conti, di 2 anni e mezzo, anche se le malelingue hanno fatto già notare che somiglia sputato a Donald Trump.

Vittorio Lattanzi