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Scienziati si arrendono: “Non esiste tesi di Salvini senza che abbia espresso anche quella opposta”

Foto Credits: Pickpik

Ginevra (La città) – “Basta, ci abbiamo provato ma abbiamo fallito“. Questa è una frase che non avremmo mai immaginato di sentir risuonare all’interno del CEPU, uno dei laboratori scientifici più avanzati del mondo, ma è anche l’unica che è riuscito a pronunciare lo sconsolato professor Uturn, direttore del centro ricerche: “Eravamo motivatissimi ma non ce l’abbiamo fatta, non siamo riusciti a identificare un ambito in cui Matteo Salvini abbia espresso una tesi ma non quella opposta“.

Nemmeno il suo collega, il professor Giravolt, riesce ad accettare serenamente la débâcle sulle acrobatiche capriole del leader leghista: “Abbiamo inutilmente dato vita a una superéquipe di 49 scienziati, ciascuno con il proprio ramo di specializzazione nelle DSRA (Dichiarazioni Salviniane Reciprocamente Annullanti) ma niente“.

Covid, Mattarella, Papa, Draghi, mettersi alla guida dopo aver bevuto, Germania, Padania, TAV, Ponte sullo Stretto, accise, Berlusconi, Reddito di Cittadinanza, superbonus, condono edilizio, terzo mandato, uscita dall’Euro, sono solo alcuni dei temi su cui i ricercatori hanno analizzato un Salvini di lotta e uno di governo spesso pressoché in contemporanea.

Ma Uturn torna con una sorpresa inaspettata: “Forse c’è ancora un barlume di speranza! Uno dei miei colleghi, grazie al Curios 3000, il microscopio più potente al mondo, ha individuato un argomento che ancora non avevamo osservato, il limite dei 30 chilometri orari in città. È stato approvato ufficialmente dal Ministero delle Infrastrutture, di cui è titolare proprio Salvini. È impossibile che possa prendere una posizione contraria su una decisione firmata da lui stesso, no?

Augusto Rasori

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)