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Protezione Civile: lombardi che non voteranno più Lega saranno conteggiati come guariti

Foto Credits: Pixabay

Legaland (RSA) – Occorreranno ancora diversi mesi prima di avere una risposta alle domande: è un caso che la regione più colpita d’Europa dal coronavirus sia a guida leghista? Il virus danneggia anche i neuroni, o i lombardi rinsaviranno? In attesa del responso l’opinione pubblica si divide tra quelli che cantano stonati dai balconi e quelli che seguono l’andamento statistico della pandemia dai bollettini delle ore 18.

“Negli ultimi giorni si è registrato un discreto calo dei contagi, nonostante il Presidente della Lombardia continui ad essere il qui presente Attilio Fontana – dichiara il capo della Protezione Civile Borrelli in una conferenza stampa congiunta con il governatore e l’assessore al welfare Giulio GalleraComunque i cittadini lombardi che non voteranno più Lega d’ora in poi saranno conteggiati tra i guariti. Il presidente è d’accordo e ci dirà lui perché”.

Dopo 20 minuti di imbarazzante silenzio, trascorsi nel tentativo di indossare correttamente la mascherina, il governatore Fontana ha preso la parola: “Il drastico calo dei contagi dimostra che siamo stati fin troppo modesti, quando abbiamo acquistato una pagina su Repubblica per annunciare di aver salvato 28.000 vite. Di più: abbiamo salvato tutta l’Italia, forse il mondo intero, dato che i meridionali poi sono soliti emigrare. Siamo quindi pronti alla totale riapertura – prosegue Fontana da dietro la sua FFP3, mentre inala le sue stesse cazzate – ma agiremo gradualmente: semaforo verde prima per tutti quelli che non voteranno più la Lega, insieme a tutti quelli erroneamente considerati “guariti” o “immuni” ma che sono invece infetti. Far morire tutti quelli che non votano Lega – conclude Fontana ebbro delle proprie parole – è l’unico modo per sperare di vincere le prossime elezioni”.

Alla domanda di un giornalista se bisognerà attendere l’immunità di gregge o le mascherine FFP3 per proteggere i cittadini da Fontana, la maggioranza dei presenti ha abbandonato l’auditorium tra lo sconforto e il terrore, permettendo al governatore di far cadere la domanda nel vuoto.
Un altro reporter ha chiesto se la giunta lombarda ritenga di avere qualcosa da rimproverarsi e se pensa ad un passo indietro.

La risposta arriva dall’assessore Gallera, che nega seccamente ogni ipotesi di dimissioni: “Milioni di lombardi sono ancora vivi! È evidente che la sanità lombarda stia facendo un ottimo lavoro. A chi ci critica, faccio notare che abbiamo un Ospedale in Fiera con 250 sanitari per soli 10 pazienti, chi può vantare altrettanto? Il connubio Lega-Lombardia è indissolubile: se fossimo in America il governatore Fontana sarebbe il Presidente degli Stati Uniti”

Poco dopo la conferenza stampa sono giunti i nuovi sondaggi, a livello nazionale, la Lega perde dall’inizio della crisi solo pochi punti percentuali: si conferma quindi la persistenza del virus Ponad (Populist nationalism disease) che, come il Covid, si è radicato prima nel nord Italia, per poi infettare il centro e produrre vari focolai sparsi per il sud Italia. In Campania però, il Ponad sta soccombendo nello scontro con un altro virus: il Paaud (Paternalist authoritarianism disease), che attacca le stesse cellule. Fortunatamente gli esperti escludono una ricombinazione genetica tra i due virus, che produrrebbe un salto di specie difficilmente controllabile.
Ancora secondo i sondaggi, sempre più italiani preferirebbero infettarsi col Paaud, che parrebbe meno letale, inoltre le vampate di calore dovute ai lanciafiamme sarebbero solo folklore. Da sud a nord Italia, il contagio del Paaud segue il percorso inverso del Ponad, e di questo passo punta, nel 2022, alla presidenza della Repubblica.

Patrizio Smiraglia & Claudio Favara