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Presidente FIGC interviene a sedare lite violenta per il fantacalcio

Foto Credits: Adriana Gois/Pixabay

SAN DONATO ANALFABETA – Secondo le statistiche, il fantacalcio è diventato ormai la prima causa di crimini violenti in Italia. Ne sa qualcosa il ventottenne Costanzo Tramone: “Ero a casa del mio amico Enrico, siamo co-proprietari di una squadra e stavamo decidendo come orchestrare l’asta di riparazione di febbraio. Avevamo deciso di puntare su Balotelli ma dovevamo vendere qualcuno. Io dicevo Totti, lui insisteva per Di Natale dicendo che se Totti si allaccia da solo le scarpette già gli danno un sette. Poi la situazione è degenerata. Siamo amici da quando avevamo cinque anni. Ci siamo fatti i dispetti tipici dell’amicizia come cancellarmi tutta la collezione di dvd porno per sostituirla con puntate di Mezzogiorno in famiglia, ma che per un litigio sul fantacalcio cercasse di soffocarmi con la prima pagina della gazzetta non me lo sarei mai aspettato”.

Solo l’intervento di Giancarlo Abete, Presidente della Figc, ha salvato la situazione: “Da tempo rispondo a un call center per questo tipo di problemi. Ho parlato con i due presidenti ed evitato un omicidio, ma sono certo che alla prossima asta riprenderanno a darsele, perché sono davvero due cretini. Posso aiutare la gente, ma non sono ancora attrezzato per i miracoli”, ha detto il Presidente prima di spiccare il volo.

Davide Paolino