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Pisa, autorità lanciano l’allarme: “Senza turisti che la reggono ora la Torre è a rischio crollo”

Foto Credits: John Fowler

Pisa – In un momento di relativa euforia per l’inizio della Fase 2, un grido d’allarme viene lanciato riguardo a uno dei monumenti più famosi d’Italia e del mondo intero: la Torre di Pisa. Il  celeberrimo campanile avrebbe infatti ripreso ad aumentare in modo preoccupante la sua pendenza e sarebbe addirittura a rischio crollo.

Il segnale di pericolo viene da uno dei massimi esperti della materia, l’architetto Melandro Rambaldi, presidente emerito dell’INTOPI (Istituto per la Nobilitazione della TOrre di PIsa), che ha inviato una segnalazione urgente al governatore Rossi. Rambaldi, a capo del comitato scientifico ristretto nominato dal gruppo di esperti nominati dalla task force nominata dall’estetista di Rocco Casalino, ha rilevato che l’inclinazione della Torre, stabilizzata dagli interventi effettuati negli ultimi 20 anni, è tornata ad aumentare in modo preoccupante negli ultimi 2 mesi.

Dopo alcuni giorni di esperimenti in laboratorio e nella Piazza dei Miracoli, il comitato è giunto alla conclusione che l’aumento della pendenza è dovuto all’assenza di turisti durante il lockdown, in particolare di tutti quelli che si facevano immortalare nell’atto di reggere la Torre di Pisa. Il movimento delle loro mani infatti creerebbe una serie di micro-vortici con lo stesso orientamento, generando una pressione media di 4 picoPascal, necessaria per compensare il naturale scartamento a destra del monumento.

C’è quindi grande attesa per la riapertura della piazza prima agli abitanti delle altre regioni, poi degli altri stati e infine degli altri pianeti (sembra infatti che dal 3 giugno saranno ammessi in Italia anche alieni provenienti da sistemi extra-solari, che dovranno però esibire un’autocertificazione, NdR), ma si teme che queste settimane di attesa possano rivelarsi fatali per la Torre. Diventa quindi indispensabile rivolgersi all’interno della regione, ora che gli spostamenti tra i diversi comuni sono consentiti. 

Il sindaco Conti, per evitare la tragedia imminente, ha quindi chiesto aiuto anche a chi non ama la città definita dal sommo poeta Dante Alighieri “vituperio de le genti”  e si riconosce nel motto “Pisa merda”: in pratica l’intera regione Toscana. Da Firenze a Lucca a Siena, gli abitanti delle altre province hanno annunciato  che accorreranno in massa in Piazza dei Miracoli per reggere la Torre di Pisa. Persino dalla città di Livorno, storica rivale, si segnalano centinaia di volontari, tanto che il sindaco, commosso, ha deciso di offrire una preziosa ricompensa ai cugini labronici: Ai livornesi che verranno a reggere la Torre consentiremo in via del tutto eccezionale di andare al mare a Tirrenia”.

Andrea Michielotto