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Persona sobria telefona al programma radiofonico La Zanzara

Radio 24– È stata una puntata unica e irripetibile quella di ieri de “La Zanzara”: una persona sobria ha incredibilmente telefonato al programma radiofonico. Inizialmente sembrava fosse un errore, o un personaggio fake, ma niente di tutto ciò. Al telefono del popolare show non c’erano Giovanni da Treviso con il suo micropene, né Mauro da Mantova sprovvisto della dentiera, e neanche Dio Giallu che vende caccole come fosse un genere alimentare, non una starnazzante e negazionista Martani, né tanto meno l’improbabile medico Petrella, acerrimo nemico di Bill Gates. Semplicemente una persona normale, che ha preso il cellulare ed ha chiamato Cruciani & Co per esprimere sobriamente il suo punto di vista.

Non un parere sulle leccate di vagine pelose o rasate, non un’invettiva contro chi ce l’ha con i camionisti, né un panegirico su chi si rifiuta di farsi vaccinare per far sbroccare Parenzo. In pratica il trio di conduttori si sono trovati davanti una persona, non un personaggio da sbeffeggiare, o al quale far perdere le staffe tipo Sgarbi, Feltri o un Meluzzi qualunque.

Mi chiedo come mai una persona sobria e gentile come lei chiami per esprimere la sua opinione in un programma scandaloso come questo?”, ha iniziato sprezzante il solito David Parenzo, che però ha ottenuto una risposta semplicemente coerente e cordiale: “Per parlare con voi, dirvi che mi sono vaccinato con AstraZeneca e sto bene, quindi ve lo consiglio, ma se non volete non fa niente siete liberi di scegliere. Io però sono una persona che è sempre per la scienza, e che non potrebbe mai rifiutare, non solo un vaccino così importante visto il periodo, ma anche una trasfusione o credere addirittura che il pianeta Terra abbia solo seimila anni”.

A quel punto il mattatore della trasmissione Giuseppe Cruciani ha cercato di cogliere la palla al balzo: “DIGLIELO A PARENZO CH’È UN COGLIONE, LUI CON QUELLA CAZZO DI RELIGIONE E IL SUO CAZZO MOZZO CHE NON SCOPA E NON LECCA FIGA DA ANNI, SIMONE DA…?“. “Il mio nome è Enrico – ha continuato serenamente l’ascoltatore – e chiamo dalla capitale, comunque Cruciani io adoro il sesso in tutte le sue varianti ma credo veramente che la cosa meno interessante a questo mondo sia sentirne parlare, il sesso è una cosa che o la pratichi, o la guardi praticare, altrimenti viene fuori una cosa che, come dici tu, risulterebbe lenta”. È stato a questo punto che Cruciani ha messo la quarta: “PERCHÉ NON POSSO PARLARE DI FIGA IO? NON POSSO DIRE QUELLO CHE CAZZO MI PARE? DI LECCARE I BUCHI DI CULO PELOSI? NON POSSO? NON POSSO? PERCHÉ ME LO DICE UN COGLIONE CHE CHIAMA QUA E MI DICE QUELLO CHE POSSO O NON POSSO DIRE” .

Enrico da Roma non si è scomposto neanche con l’ultimo attacco da parte di Gottardo: “Parli come un camionista che ha letto qualche libro in più della media, e sento che sei uno che lo prenderebbe nel culo da Efe Bal, vero? Dillo!

Efe Bal è una mia vecchia conoscenza, chiedete a lei se questo corrisponde a verità. Comunque chiedo scusa se ho parlato in maniera troppo corretta ed educata, sono sinceramente costernato”, ha concluso Enrico. Ma Cruciani ha voluto dire l’ultima: “MI HAI ROTTO I COGLIONI, SEMBRI UN PARENZO CHE NON CE L’HA FATTA E CHE NON SI CONTRADDICE CONTINUANDO A CONDURRE UNA TRASMISSIONE CHE FA FINTA DI ODIARE, VAFFANCULO!

Sergio Marinelli