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Parole più fastidiose dell’anno: vince “Underdog”, anche se partiva sfavorita

Roma – Si è concluso con una vittoria a sorpresa il concorso “Parola più fastidiosa del 2023 anche se l’anno non è ancora finito” che si è svolto ieri a Roma nel tinello della casa di Massimo Gramellini. A esprimere il verdetto è stata una commissione composta da illustri esponenti della cultura italiana come, appunto, Massimo Gramellini, Pino Insegno, Giorgia Soleri, Antonino Cannavacciuolo e Giuliano Sangiorgi (chiamato per errore al posto del ministro Gennaro Sangiuliano ma rimasto lì perché ormai si era fatto 600 chilometri).

Le parole che concorrevano al titolo erano quattro: “Narrazione”, “Armocromista”, “Underdog” e “Damianodeimaneskin”, quest’ultima imposta da Giorgia Soleri che ha convinto gli altri minacciandoli di declamare le sue poesie. Iniziata la discussione, la Soleri ha subito votato per “Damianodeimaneskin”, per poi andarsene lamentando un dolore improvviso alla patata. Gli altri, invece, hanno stabilito un metodo per valutare l’odiosità dei termini in concorso: a turno, uno dei giurati, avrebbe pronunciato una delle parole della lista e poi insieme avrebbero osservato le reazioni dei colleghi. Per esempio, quando Cannavacciuolo si è portato alle spalle di Gramellini e gli ha urlato “AMMOCROMISTA!”, il giornalista ha perso i sensi, forse a causa della poderosa pacca sulla schiena che lo chef gli ha assestato, ma la reazione è stata comunque omologata e la parola armocromista è balzata in testa alla classifica.

A quel punto, vuoi per il caldo, vuoi perché Cannavacciuolo ormai stava sul cazzo a tutti, vuoi perché Pino Insegno aveva intimato agli altri di non provare nemmeno a pronunciare la parola “Underdog” tanto cara a Giorgia Meloni pena l’esclusione dalla Rai per i prossimi quindici anni, i giurati avevano deciso di piantarla lì e “Armocromista” si stava avviando verso una facile vittoria. Ma è stato lo stesso Insegno a risultare involontariamente decisivo: il doppiatore, infatti, si stava rilassando guardando sul cellulare il suo porno preferito, cioè il discorso di insediamento di Giorgia Meloni, quando la voce della premier che pronuncia la parola “Underdog” è risuonata nella stanza, causando immediatamente delle preoccupanti reazioni nei presenti: Gramellini ha perso nuovamente i sensi, stavolta senza pacca; Sangiorgi ha iniziato a vomitare in LA bemolle e Cannavacciuolo ha cominciato a bestemmiare in italiano fluente. Anche Giorgia Soleri, che per un atto politico si trovava già in spiaggia a Ibiza, ha avuto una reazione isterica a distanza che l’ha spinta a radersi i peli delle ascelle.

“Underdog”, quindi, è stata proclamata parola più fastidiosa dell’anno, nonostante il pianto disperato di Pino Insegno. Gramellini, appena rinvenuto, ha commentato: “Non trovate curioso che il termine il cui significato è ‘sfavorito che riesce a sovvertire i pronostici’ abbia sovvertito i pronostici partendo da sfavorito? Eh?”, beccandosi un’altra pacca da Cannavacciuolo che gli ha causato una commozione cerebrale.

Eddie Settembrini