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Musk e Zuckerberg si sfidano a chi paga più tasse ma perdono entrambi

Foto Credits: Anthony Quintanopeakpx

Roma – Nonostante sia un 2023 povero di soddisfazione per lo sport italiano (sì, ok Larissa Iapichino e la coppa Europa di atletica, ma i veri italiani vogliono il calcio!!!), si profila una sorta di premio di consolazione con la possibilità di ospitare in uno dei nostri monumenti più rappresentativi, il Colosseo, l’evento più atteso dell’anno, la sfida tra Elon Musk e Mark Zuckerberg, una tenzone in cui due delle menti più innovative della nostra era hanno deciso di confrontarsi in mondovisione utilizzando la caratteristica più nobile che da sempre contraddistingue l’uomo: la propensione a menarsi.

Secondo diverse indiscrezioni l’invito a risolvere manualmente la diatriba nell’anfiteatro Flavio sarebbe giunto direttamente dal nostro esecutivo, il quale ha successivamente smentito, il che confermerebbe che la notizia è vera.
Il ministro della Cultura Sangiuliano ha posto come unica condizione che i due mentre si massacrano di botte evitino però di scarabocchiare sulle pareti della struttura come due turisti qualsiasi “Elon was here” o “Mark 2023”.

L’associazione Scontri tra imbecilli ha comunque sollevato la questione della differenza di peso tra i due sfidanti, nettamente a favore di Musk, anche se Zuckerberg pare favorito dalla sua conoscenza del Ju Jitsu brasiliano. Tuttavia, il ministro della Salute Schillaci teme che l’incontro possa concludersi con un infarto del padrone di Tesla, cosa che getterebbe ulteriore discredito sulla già maltrattata sanità italiana oltre a svariate rotture di coglioni burocratiche.
Da qui l’idea di portare la sfida su un terreno che non dovrebbe comportare danni fisici per i due contendenti ma solo per le casse dei paese in cui le loro aziende si trovano ad operare: il pagare le tasse. Anche se, per essere precisi, la dicitura dovrebbe essere il fingere di pagarle.

I due sono apparsi subito entusiasti della modalità scelta, soprattutto visti i precedenti in cui erano riusciti a evadere tasse per diversi milioni di euro. È una gara che tendenzialmente entrambi hanno da sempre cercato di perdere, tuttavia, nonostante i loro sforzi, ancora una volta si sono dovuti arrendere di fronte all’abilità di un terzo avversario: Jeff Bezos di Amazon è riuscito a pagare meno tasse di loro.

Augusto Rasori