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Multato cane che non aveva messo la museruola al proprio leghista

Foto Credits: Lercio

NEGAZIONIS (TA) – È esattamente il milionesimo caso di leghista che azzanna altri animali, per questo al Pitbull che portava a spasso il politico intemperante è stata elevata una multa di 500 euro, ma allo stesso tempo gli è stata garantita una fornitura a vita di museruole e guinzagli.

I fatti si sarebbero svolti in una ridente località in provincia di Taranto, a Negazionis; qui molti testimoni affermano che un cane Pitbull avrebbe lasciato il proprio leghista, per di più di razza Salvini, senza la museruola di ordinanza, e in certi momenti anche senza tenerlo al guinzaglio. I cittadini lamentavano da tempo i comportamenti scorretti del cane: “Sono sempre i Pitbull quelli che scelgono come animali domestici questi leghisti violenti, c’è da fare qualcosa perché noi rischiamo tutti i giorni di essere azzannati da questi esseri così feroci e privi di ogni intelligenza. Ci sentiamo indifesi e usciamo spesso con la paura di sentirci abbaiare contro frasi senza senso e slogan studiati per fare colpo sulla parte più sensibile della popolazione: i coglioni. E poi non va mai dimenticata la loro aggressività”.

La decisione di imporre l’uso di guinzaglio e museruola, pena una multa, era stata presa qualche anno fa, quando i casi isolati erano appena una decina, ma finora non era stata elevata una contravvenzione. Negli ultimi mesi però i casi isolati sono aumentati, superando di netto i numeri dei nuovi positivi al Coronavirus. Non è di molto tempo fa la notizia che un leghista avrebbe azzannato un cucciolo di grillino, razza Di Maio, che era tenuto a guinzaglio da un’elegantissima barboncina bionda. Mentre a fine agosto un altro leghista si sarebbe scagliato contro un cucciolo umano, che per fortuna sarebbe riuscito a divincolarsi grazie ad un QI nella media. Tutti i casi di aggressività hanno in comune una cosa: i leghisti scelgono le loro prede tra chi gli è inferiore in dimensioni e prestanza fisica, e stanno imparando a tenersi distanti da chi non guarda Ciao Darwin.

Dopo questi ultimi fatti il sindaco Border Collie ha deciso di emanare un’ordinanza: “Se da Roma non fanno nulla sono costretto ad agire per il mio comune, visto l’aumento costante di queste aggressioni, dovute soprattutto alla superficialità e mancanza di senso civico dei Pitbull”. La risposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Basset Hound non si è fatta attendere: “Possono separarci una porta, un balcone, una strada. Ma niente e nessuno potrà separare i nostri cuori. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani. Fermiamoci oggi per correre più veloci domani. Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani. L’Italia rimarrà sempre unica. Questo governo non lavora col favore delle tenebre. Lo fa a viso aperto, mettendoci la faccia. Chi rompe paga e i cocci sono suoi, arbitro cornuto”.

C’è chi parla di abbattere la razza leghista perché troppo aggressiva e pericolosa, c’è invece chi dice che la loro aggressività non sia innata ma dovuta ai maltrattamenti subiti dai loro padroni. I Pitbull nel frattempo hanno iniziato a sollevare una protesta nazionale perché non si può fare di tutta l’erba un fascio e non si può pensare che un singolo caso (il milionesimo, ndr) possa nuocere a tutti i possessori di leghisti. Le parole del leader del partito dei Pitbull del Nord sono dure e chiare: “Io non conosco nessuno che sia stato morso da un leghista, è una dittatura che ci vuole imporre questo governo, con i soldi di Bill Gates e Soros, che ci vogliono impedire di tenere dei leghisti a casa nostra e poi fanno arrivare barconi carichi di cani dall’Africa, e questo perché ad arricchirsi sono sempre i soliti noti: il cane di Bill Gates, il cane di Soros e Nonna Papera, il tutto in combutta con Big Pharma!”.

Claudio Favara