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Berlusconi sul suo coronavirus: “Ne uscirò, ho una prostata d’acciaio”

MILANO – Silvio Berlusconi, qualche giorno fa, ha annunciato la sua positività al coronavirus. Attualmente, l’ex Cavaliere è comunque fiducioso: “Ne uscirò, ho una prostata d’acciaio” ha infatti dichiarato delirando con la febbre a 39 dal suo isolamento all’Ospedale San Raffaele di Milano. A chi gli fa notare che lui non ha più la prostata, essendo stato operato di tumore tanti anni fa, Berlusconi ribatte “dopo l’intervento mi è ricresciuta ed è più forte di prima, mi dia sua moglie e glielo dimostro. Anzi, mi dia sua nipote, che con le nipoti sono più abituato”.

Per motivi precauzionali, all’indomani della notizia della positività del presidente di Forza Italia sono partiti i tamponi a tutte le troie d’Italia. “Ma forse c’è una buona notizia: possiamo restringere il campo a quelle minorenni” ha spiegato Alberto Zangrillo, medico curante personale di Berlusconi.

Già confermata, invece, la positività dei più vicini a Berlusconi: l’onorevole Marta Fascina, Forza Italia, sua compagna, i figli Luigi e Barbara e alcuni esponenti di spicco di Cosa Nostra.

Tante le manifestazioni di solidarietà ricevute da Berlusconi finora: dalle telefonate di Mattarella e di Di Maio ai messaggi di Zingaretti e Giuseppe Conte, all’incoraggiamento della sua ex, Francesca Pascale, che su “Chi” ha dichiarato: “Ho scelto un ottimo momento per mollarti”.

“È una sensazione strana – ha raccontato Berlusconi – per la prima volta ho intorno infermiere che sono davvero infermiere e non sono solo travestite”. “Ringrazio tutti per la vicinanza. È senza alcun precedente l’accanimento che sto subendo da parte della sanità politicizzata, che sta usando il coronavirus come arma politica per tentare di distruggermi. Ma questi covid rossi non ci riusciranno” ha aggiunto.

Chi ha sentito il Cavaliere nelle ultime ore lo descrive comunque determinato, in forma e sempre pronto a raccontare la barzelletta di quella volta in cui Berlusconi prese un virus a forma di tetta coi chiodi.


Stefano Pisani