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Metaverso, hipster sviluppa una realtà virtuale in cui può vivere senza internet

foresta casa
Foto Credits: Kimo

Da quando Mark Zuckerberg lo ha indicato come principale obiettivo, al punto tale da trascurare l’attività di furto e rivendita dei dati, il Metaverso è esploso, diventando uno tra gli argomenti più discussi del settore tecnologico, anche se le malelingue insinuano che il fondatore di Facebook abbia investito in questa rete di mondi fittizi solo per poter dare appuntamento a un’attrice di nome Jessica senza farsi beccare dalla moglie.

Il Metaverso non esiste fisicamente, è una realtà parallela virtuale, una sorta di universo alternativo in cui si può allestire un proprio alter ego. Uno spazio dove le persone possono interagire, giocare e lavarsi, per poi conoscersi. Somiglia così tanto alla vita reale che sono già stati identificati i primi casi di Sars-CoV-2 che colpisce la ventilazione della CPU.

Ma è di oggi la notizia della prima vera ribellione al metaverso: un programmatore particolarmente antisistema e indie, un vero e proprio hipster, non è più voluto stare al gioco. Conosciuto solo tramite il suo nickname, “Peppeniello”, stanco del mondo virtuale, ha sviluppato all’interno del Metaverso una realtà virtuale in cui può vivere senza internet.

È probabile che Peppeniello non abbia digerito le previsioni dell’amministratore delegato della “Iett o’ Xinjiang”, azienda leader cinese, che ha spiegato come: “Internet sarà ovunque, non solo accessibile attraverso telefoni e computer. Arriveremo al punto in cui tutto ciò che faremo sarà dentro il Metaverso”. Negli ultimi mesi, alcuni avatar dicono di aver visto Peppeniello, insofferente verso la crescita pervasiva del Metaverso, con imprenditori disposti a pagare milioni per comprare appartamenti che nella realtà fisica non esistono, altri che spendono cifre astronomiche per lotti di terreno, altri ancora che avrebbero voluto Berlusconi Presidente della Repubblica.

Peppeniello è vissuto in questo mondo per 12 ore al giorno, con un’immersività che lo ha spinto a fidanzarsi con una certa Samantha Hardcore XXX, illibata contadina della provincia virtuale, appassionata di shopping in boutique. Nel tempo libero il ribelle programmatore frequentava altri avatar, andando al cinema, o bevendo insieme a loro birre artigianali con aroma al bit di segno. Improvvisamente la fidanzata Samantha sembra essere uscita dal Metaverso senza preavviso e per ragioni che ancora non si spiegano. Peppeniello, che pensava già a una convivenza con lei in un appartamento pagato in criptovalute, ha ricevuto giorni dopo una lettera da Mark Zuckerberg in persona: era un invito a una festa riservata con la partecipazione di ragazze discinte che avrebbero compensato il dolore per l’errore di sistema che ha causato la rimozione di Samantha.

Oggi la storia dell’hipster è nota perché il protagonista ha accettato di raccontarla alla nostra redazione. Peppeniello si è detto finalmente affrancato dalle maglie della virtualità, libero di vivere senza internet in una casa che si è costruito da solo in una foresta. Voglio comunque ringraziare – ci ha tenuto a specificare – tutto il Metaverso, senza il quale non avrei potuto creare questo mio spazio di libertà. E comunque, lo dico a Mark, a Samantha le puzzano i piedi”.

Mattia F. Pappalardo