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“Io dono più di te!” Rissa al convegno Aido: sette morti e dozzine di nuovi organi disponibili

"Io dono più di te!" Rissa al convegno Aido: sette morti e dozzine di nuovi organi disponibili - Lercio

TRAPIAN (TO) – Tafferugli e disordini hanno caratterizzato la conclusione del Convegno 2018 dell’Aido (Associazione Italiana per la DOnazione di organi, tessuti e cellule) che si è tenuto a Trapiàn, in provincia di Torino. Mentre il chairman, Giorgio Monorene, stava ringraziando lo sponsor di questa edizione (i fratelli Taffo della Taffo Funeral Services), nelle prime file gli animi si sono surriscaldati. Dalle prime ricostruzioni della Scientifica, sembra che uno dei tanti donatori presenti, Giustino Degli Espianti, abbia cominciato a litigare con il suo vicino di posto, Lucio Ambulanza, su chi dei due donasse di più. “Io dono più di te! Io ho promesso di donare anche le verruche e i peli nasali, tu invece donerai sempre le solite 2-3 cose: cuore, fegato, polmoni… dilettante!” “Io? IO DILETTANTE? Io ho GIÀ donato un polmone e mezzo, tre quarti di fegato e un orecchio!” – ha urlato a mezza voce Ambulanza.

“Io ho donato il cuore! E me lo sono fatto sostituire con un cuore di cane!” è intervenuto uno dei presenti – che stava origliando con l’orecchio donato da Ambulanza – prima di allontanarsi inseguendo un bastone lanciato provvidenzialmente da qualcuno. “Ehi Degli Espianti – ha urlato allora il suo arcinemico, Tereso Morte Cerebraleperché non vieni un po’ qua? Mi serve un coglione, dato che ne ho donato uno la settimana scorsa!”.

Ma è stato nel momento in cui ha preso la parola Antonino Sbrindellato, detto Robocòppe (costituito all’87,9% da parti meccaniche) che la discussione ha preso letteralmente fuoco: “Ragazzi – ha detto con voce monocorde, perché originata da un sintetizzatore vocale piazzato in gola – io ho donato corde vocali, apparato gastroenterico, sistema linfatico, muscolatura striata volontaria e parte del mio Super-ego, tutto sostituito con protesi in acciaio Inox acquistate da Giorgio Mastrota. Di che stiamo parlando. Fatevi un po’ da parte”. Giustino Degli Espianti, al colmo della collera, ha imbracciato allora un lanciafiamme che un terrorista addormentato lì vicino teneva in grembo e ha cercato di squagliare Robocòppe, procurandogli però solo una piccola ustione alle natiche. “Ah ah ah! – ha riso metallicamente l’androide – speravi che le mie chiappe fossero naturali? Sciocco, sono al 19% carne e all’81% materiale ignifugo siliconato usato nel BigMac. Ora ti spacco quel brutto naso artificiale che ti ritrovi”. “Giusto” avrebbe allora commentato Degli Espianti “ho donato anche il naso! Me ne stavo scordando! Sarà perché ho donato anche il 23% del mio ippocampo! Ehi Lucio Ambulanza, vedi che sei un miserabile dilettan…”. L’uomo non è riuscito a completare la frase ingiuriosa perché Robocòppe lo ha investito con una tempesta di cazzotti al titanio mettendolo al tappeto. Quando Robocòppe è poi passato ad accanirsi su Ambulanza, si è sentito solo il grido: “Non colpirmi la pelle! La devo donare!” e subito dopo un boato termonucleare.

Il bilancio finale della rissa, fanno sapere dall’Aido, è di sette morti complessivi e svariati organi riutilizzabili. Attaccato da vari fronti, anche Robocòppe è deceduto, colpito con un dardo avvelenato in uno dei suoi pochi punti ancora rimasti allo stato naturale, le palle. Verrà rottamato e trasformato in una barriera architettonica intelligente.

Stefano Pisani

 

N.B.: Nessun organo è stato maltrattato durante la stesura di questo articolo. Il trapianto è vita. Ricordatene in tempo.

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