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“Haqqani è ministro in Afghanistan!”, tabaccaio di Napoli avvisa l’FBI e intasca taglia su terrorista

SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) – Tre settimane dopo la conquista di Kabul, i talebani hanno formato l’esecutivo di quello che è tornato a essere l’emirato islamico dell’Afghanistan, com’era negli anni ’90 dopo che i sovietici erano stati cacciati dal paese da Rambo.

Mohammad Hassan Akhund, qualche giorno fa, in quanto presidente del consiglio “ad interim” – perché in Afghanistan oggi ci sei e domani non si sa – ha fatto conoscere al mondo il nuovo governo, anch’esso a interim per gli stessi motivi, da lui presentato come “Il Governo dei peggiori”.
“Ci abbiamo messo dentro un ricercato internazionale per terrorismo e quattro ex prigionieri di Guantanamo. Ci sono anche uno che si scopa gli stambecchi, sei cannibali e due di quelli che quando te li ritrovi davanti in fila attaccano a raccontarti tutta la loro vita nell’attesa che arrivi il loro turno e a te non te ne frega un cazzo” ha continuato Akhund.

Il ricercato è Sirajuddin Haqqani, su cui l’FBI ha messo una taglia di 5 milioni di dollari per chiunque fornisse informazioni utili alla sua cattura. Haqqani ha ammesso di aver progettato l’attentato del 14 gennaio 2008 contro l’Hotel Serena di Kabul (in cui sono morte sei persone) e di aver organizzato il tentativo di omicidio del presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai nell’aprile 2008, oltre ad aver coordinato attacchi di frontiera contro forze statunitense e della coalizione in Afghanistan. “Chi meglio di lui agli Interni?” ha commentato Akhund.

Ed è proprio dopo la nomina governativa che la strada del sanguinario terrorista talebano si incrocia con quella del tabaccaio di Materdei, Gaetano Scutellaro. L’uomo è detenuto da qualche giorno in carcere dopo la ben nota vicenda del furto di un Gratta e Vinci da 500 mila euro a una vecchia di 69 anni. L’altro ieri, mentre un detenuto stava telefonando a sua madre, Scutellaro ha gridato “Il telefono è mio!”, è saltato su e gli ha rubato la cornetta, scappando poi con il ricevitore in pugno dopo essere montato in sella a uno scooter immaginario. Al suo risveglio in infermeria (l’uomo che stava telefonando era lo spietato Carmine ‘O Sguarrapiecoro) – Scutellaro ha chiesto se qualcuno gli potesse gentilmente far fare una telefonata, con comodo, senza disturbare.
“A quel punto, ha composto un numero lunghissimo e gli ho sentito dire: ‘Pronto? Fbi? Cercavate il terrorista Haqqani? È il Ministro dell’Interno dell’Afghanistan. Come me li volete dare i soldi? Io preferirei in Gratta e Vinci'” racconta N. P., agente penitenziario.

Il giorno dopo, stando a quanto racconta Scutellaro, sarebbe arrivata dagli Usa al carcere una valigetta piena zeppa di dollari, destinata a lui e di sua proprietà. “Non ci risulta. Quei dollari sono nostri, abbiamo chiesto semplicemente a Scutellaro di riceverli al posto nostro, per praticità. Uno degli agenti infatti li ha già depositati in un conto in una banca di Latina e stipulato varie polizze vita, oltre a organizzare una vacanza di gruppo alle Canarie. Scutellaro mente” ha detto N.P. prima di spaccare tutti i denti a Scutellaro con una manganellata, facendolo sembrare una vecchia di 69 anni. “Mmm, mff, mafffmafmff, nnnfgg” ha dichiarato Scutellaro in sua difesa. Una tesi debole che, davvero, non sta in piedi.

Stefano Pisani