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Fusione nucleare, scienziati ottimisti: “Siamo vicini alla soluzione per i piedi freddi delle donne”

Photo credit: Rawpixel e Pixabay

Washington – Per anni la scienza ha inseguito il sogno di produrre un’energia sicura, pulita, inesauribile e soprattutto in grado di riscaldare i piedi delle donne durante la notte. Ora, dopo i risultati dell’esperimento compiuto in un laboratorio della California, questa prospettiva sembra avvicinarsi, come conferma anche Paul Socks, responsabile del National Ignition Facility: “Durante gli esperimenti precedenti, al massimo eravamo riusciti a riscaldare gli alluci di una donna e solo per qualche secondo, ma stavolta l’energia prodotta ha portato la temperatura di entrambi i piedi di una volontaria addirittura a toccare i 24° C. Lo so, non è molto, erano ancora tiepidini, ma questo è solo l’inizio, il futuro darà molte soddisfazioni, soprattutto agli uomini che condividono il letto con queste donne”.

Il problema dei piedi freddi delle donne, e in maniera particolare di mia moglie – prosegue Socks – finora era considerato irrisolvibile. Nemmeno la fissione nucleare ha dato risultati apprezzabili. Il carbone in parte funziona, ma solo se mettiamo dei tizzoni ardenti tra le dita dei piedi, che non è una gran soluzione, soprattutto per la puzza che sprigiona. Con la fusione nucleare, invece, ogni coppia potrà crearsi il proprio piccolo Sole da mettere sotto le coperte”.

Secondo gli scienziati, quindi, in un futuro non molto lontano questo processo sarà alla portata di tutti e ogni famiglia potrà prodursi la propria fusione nucleare in casa, basterà avere a disposizione il Deuterio e il Trizio. “Il Deuterio e il Trizio saranno elementi che avremo in dispensa, un po’ come il sale e lo zucchero – ha aggiunto Paul Socks – capiterà di terminarli e allora si andrà dalla vicina di casa e si dirà ‘Scusi, ho terminato il Trizio, potrebbe darmene qualche isotopo?’”.

L’unico problema – rivela ancora Socks – è che dopo aver scaldato i piedi di mia moglie probabilmente non resterà energia sufficiente per il resto del pianeta. Ma questo, me lo lasci dire, è un problema secondario”.

Eddie Settembrini