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Crisi si aggrava: Conte firma un Dpcm che prolunga il 2020 di altri 3 mesi

Credit Giuseppe conte da Facebook

ROMA – Con i numeri dei contagi che galoppano, gli ospedali ormai al collasso e l’Italia che ha raggiunto il terzo posto nel mondo per letalità del coronavirus, il Premier Giuseppe Conte corre ai ripari e si concentra su uno dei temi più salienti nell’agenda politca: che fai a Natale?
“Ho promesso agli italiani che avrei salvato il Natale, #savetheChristmas – ha spiegato ieri sera Conte durante una diretta facebook, facendo il segno dell’hashtag con le dita – e ho intenzione di mantenere la mia promessa. Solo che il prossimo Natale sarebbe tra un mese, è da pazzi pensare di farcela così presto, non resta che una soluzione”. Il piano B di Conte è svelato nella bozza del prossimo Dpcm che sta circolando in queste ore e su cui sta lavorando febbrilmente il consiglio dei Ministri: una riforma del calendario.

Il premier avrebbe intenzione di prolungare il 2020 aggiungendo tre mesi in più, a partire dal giorno dopo il 30 novembre. Quei tre mesi daranno modo ai numeri di calare, agli scienziati di ultimare il vaccino, a chi deve morire di morire, in modo da poter festeggiare in serenità il Santo Natale 2020, all’incirca dalle parti di quello che, canonicamente, sarebbe il 25 marzo.
L’anno 2021 comincerebbe dunque direttamente dal primo aprile, giorno di scherzoni e Capodanno. “Un’idea geniale, non so come mi sia venuta” avrebbe detto Conte mentre spiegava il suo progetto in un bunker sotto Palazzo Chigi ai suoi ministri, che lo seguivano con attenzione mentre cercavano un’ambulanza che venisse a prenderlo per internarlo, senza trovarne nessuna libera, di questi tempi.

Il Premier ha anche pensato a un nome per questa riforma, “Il Calendario Giuseppiano” mentre i nuovi mesi che saranno introdotti a partire dal giorno dopo il 30 novembre saranno: “Altronovembre*”, “Novembre reloaded” e “Dicembre meno un quarto”. “Poi, inizierà il mese di Dicembre 2020, e tutti festeggeremo Natale col clima mite della primavera, quando la pandemia sarà ormai risolta. Sarà tutto perfetto, perfetto, perfetto”, avrebbe balbettato Conte, ormai con un accenno di baffetti alla Hitler sul labbro superiore e Rocco Casalino che lo guardava con gli occhi a cuoricino. “Sarà una cosa breve, non temete, solo per questo periodo difficile… il vaccino rimetterà tutte le cose a posto. O, se non quello, ci penserà la III armata corazzata di Steiner, oppure la macchina del tempo che sto costruendo a partire dal mio portacravatte elettrico. Cancellerò il pangolino dalla Storia”.
Ma l’entusiastico piano di Conte avrebbe già sollevato dubbi e critiche. A quanto si apprende da voci di corridoio, i rappresentanti di categoria dei produttori di agende e calendari sarebbero sul piede di guerra e starebbero bestemmiando parecchio, soprattutto quelli del calendario di Padre Pio.
Al loro malcontento, si aggiungerebbe quello degli astrologi – che dovranno fare l’oroscopo solo per i mesi da aprile in poi, rinunciando a un quarto del salario – dei leader nel settore del San Valentino e dei nati nei primi tre mesi dell’anno. Questi ultimi, in particolare, avrebbero già minacciato di scendere in piazza con delle torte in mano al grido di “Conte, le candeline te le ficchiamo nel culo”.

A tentare una mediazione è il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, che ha preso la parola a un certo punto della riunione in qualità di ministro di cui nessuno sente mai parlare: “Che ne pensate se, invece, scambiassimo i mesi? Cioè, mettiamo Gennaio 2021 al posto di Dicembre 2020, Febbraio 2021 al posto di Gennaio 2021, Marzo 2021 al posto di Febbraio 2021 e ci spostiamo Dicembre 2020 nel corso del 2021 fino a quando non superiamo la pandemia. Se poi, per esempio, ad Agosto 2021 dovesse infuriare ancora il virus, ci portiamo pure Agosto 2021 in riporto e quel mese mettiamo Ottobre 2021, tanto che ce ne fotte a noi di ottobre. Quando è tutto finito, recuperiamo Dicembre 2020 e Agosto 2021 e così salveremo il Natale e il Ferragosto! Che ne pensate?? Eh? Eh???” ha detto la Catalfo, prima di essere ricoperta di insulti e ridotta allo stato laicale di parcheggiatrice del garage di Montecitorio.

*sponsorizzato da Altroconsumo


Stefano Pisani