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Nascono i clan mafiosi green: estorsioni solo a chilometro zero

clan mafiosi green
Foto Credits: PowerLee/Pixabay

Località sconosciuta (ma un po’ ovunque) – “Bisogna pensare a questo Paese, a questa Terra, alle generazioni future. E se non lo facciamo noi questo passo importante, chi mai lo farà? Lo Stato? Quello che ha messo la tassa contro chi imbratta gli edifici storici? Ma non ci fate ridere! Solo noi possiamo dare una grossa mano a questo pianeta. E per questo motivo la mafia, in tutto il mondo, si adopererà per inquinare di meno: da domani estorsioni, rapine e mazzette saranno tutte a chilometro zero! Nasceranno i clan mafiosi green!”.

Sono parole dure quelle dichiarate da Don Vito Cantalamessa, nuovo esponente di una mafia più orientata verso le idee green, che non abbandona le vecchie abitudini come furti, omicidi e gioco d’azzardo, ma che ha deciso di farlo al meglio, cioè a chilometro zero, cercando di inquinare meno.

Eh, sì. Quella picciredda lì, Greta, ci ha fatto un po’ aprire gli occhi. E dire che noi, da sempre, siamo favorevoli alla svolta green: non sapete quanti campi abbiamo concimato in questi anni!”, continua Don Vito accarezzando un badile da compagnia, “però, dobbiamo ammetterlo: in quei campi c’abbiamo buttato anche un sacco di schifezze. Promettiamo che continueremo a farlo ma le nasconderemo sotto le nostre case, così, per non disturbare”.

Ma quali grandi novità ci saranno per il settore mafia, organizzazione da sempre molto florida nel nostro Paese, che insieme alla camorra, alla ‘ndrangheta e alla Sacra Corona Unita produce un volume d’affari stimato in 40 miliardi di euro, equivalente al 2% del nostro PIL?

Prima novità: ci saranno più ‘circoli di zona’ per coprire meglio il territorio. Chi effettuerà estorsioni et similia lo farà solo nei dintorni di casa o, al massimo, per casi sporadici, si spingerà alla fine della strada. Secondo: le mazzette saranno riscosse online. Terzo: eviteremo di usare automobili o altri veicoli a motore, così risolveremo una volta per tutte il dannatissimo problema del traffico”.

Con buona pace dello Zio.

Davide Paolino