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Che tempo che fa, la denuncia degli spettatori: “Monologo Littizzetto andato in onda senza tagli”

Photo Credits: Instagram

NOVE – Coro di vibranti proteste stamattina per un clamoroso episodio di mancata censura durante la trasmissione “Che tempo che fa”. Ieri sera, durante il talk condotto servilmente da Fabio Fazio, lo stucchevole monologo di Luciana Littizzetto è andato in onda per l’ennesima volta in forma integrale, senza alcun taglio.

I telespettatori, o almeno quelli a cui, a causa del divano scomodo, è sfortunatamente capitato di svegliarsi proprio durante il suo intervento, di fronte a quello scempio catodico sono rimasti sconcertati e hanno iniziato a tempestare di furiose telefonate di protesta i centralini del canale Nove. “Alcuni hanno minacciato di compiere gesti insani a causa dello squallore delle battute ascoltate, altri hanno detto che avrebbero chiesto i danni morali, altri ancora parlavano di orecchie sanguinanti e bulbi oculari implosi – riferisce una fonte interna di Discovery che vuole rimanere anonima – e chiedevano risarcimenti. Non sapevamo cosa fare”.

È di stamattina la notizia che, appresa la drammatica situazione, la Commissione Europea ha aperto quattro gravi procedure d’infrazione nei confronti dell’Italia – una per ogni tentata battuta di Lucianina – ed è stato anche adombrato il ricorso al Tribunale dell’Aia perché i suoi monologhi costituirebbero abuso di banalità e violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, tra cui il diritto all’umorismo intelligente. Nonostante queste accuse siano state accolte da squillanti risate da parte della coppia di squilibrati nel pubblico di Fazio che da anni si sbellica convulsamente con qualsiasi cosa, Discovery si mostra preoccupata. “Per risolvere la questione, tra l’altro, non possiamo nemmeno dirle di andare alla Nove, come fanno gli altri. Siamo davvero disperati” conclude la fonte.

Stefano Pisani

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)