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Calcio. La SuperLega si farà ma Agnelli precisa: “Alla prima sconfitta pronta l’ExtraLega”

Foto Credits: Screenshot Youtube

Torino (Pirlolandia): “Ma io non capisco il clamore”, ammette Andrea Agnelli mentre cerca di entrare presso il campo d’allenamento della Juventus, a Vinovo, facendosi largo tra i giornalisti, “quando in passato la Birra Moretti si è fatta il suo trofeo, nessuno si è messo a protestare che così facendo avrebbe rovinato il calcio. Eppure quella competizione è andata avanti per tantissime stagioni. E chi era lì era per meriti sportivi? No, era un torneo a inviti. Ma mica l’Uefa si è messa di mezzo! E certo che no. Blatter era uno dei migliori amici del Baffo Moretti, dannato vecchio beone. Intendo ovviamente Blatter, non Baffo. Lui era astemio, come tutti i testimonial delle birre più importanti tipo DuffMan”.

Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, ex presidente dell’Eca (L’associazione Europea dei Club), ex membro dell’esecutivo Uefa, ex membro del suo matrimonio e quasi ex membro della Serie A, conosciuto da tutti come l’Agnelli Bifronte che prima ti dice una cosa e poi ne fa un’altra di soppiatto, ha visto l’opportunità di rispondere a tutte le critiche sulla creazione della nuova SuperLega, una competizione che potrebbe avere lo stesso appeal delle amichevoli d’estate effettuate in Cina solo per avere qualche spiccio con cui pagare i contratti di Rabiot o Ramsey: “Il Presidente dell’Uefa Ceferin dice che sono una persona cattiva? Io dico solo una cosa – puntualizza Agnelli – Specchio riflesso! Chi lo dice lo è! Cicca cicca cicca”.

“Sono parole forti, lo so – continua il Presidente della Juventus, che assomiglia sempre più a Loki, il Dio degli inganni – però lo devo ammettere: è vero che sabato non l’ho più richiamato ed ho spento il cellulare. Devo confessare che avevo qualche problema di liquidità dato che Ronaldo mi aveva chiesto diecimila euro per ricaricare il suo telefono per le piccole emergenze. Sapete com’è Cristiano, no? Quando ti guarda con quegli occhioni non riesci mai a dirgli di no”.

“E comunque – spiega Agnelli – trattare la SuperLega come un capriccio da ricchi viziati che temono la bancarotta dei loro club è una roba indegna. Vorrei precisare che non credo che il Mondiale in Qatar, voluto fortemente dalla Fifa, sia stato organizzato in nome dell’amore. Noi invece abbiamo creato questa competizione per i tifosiahahaha, scusate, mi viene sempre da ridere quando dico questa frase. E vorrei dire ai nostri tifosi che in realtà nelle 15 società fondatrici c’erano Ajax, Lione e Porto, ma ho messo il veto sulla loro partecipazione”.

“E aggiungo: nel caso di prima sconfitta della Juventus nella competizione – cosa che accadrà sicuramente in brevissimo tempo – sono pronto a creare una ExtraLega con blackjack e calciatori di lusso. Squadre partecipanti: Juventus, Juventus Under 23, Juventus Primavera, Juventus Women, Juventude, Juve Stabia, Juve Caserta, Juventus Fano, Juventus Belize, Juveterranova Gela. Prevedo grandissimi capitali investiti dalle televisioni nel progetto: ho già preso contatto con Antenna Tv e con TeleCapri. Soldi a palate, che poi girerò tutti a Cristiano Ronaldo o al procuratore di Dybala”.

Il futuro logo della ExtraLega

Il Presidente ormai è un fiume in piena e ci tiene anche a precisare che tutti i suoi cambi d’idee di questi mesi non sono frutto di strategie puramente economiche e tese al salvataggio di una squadra che ha un passivo più grande di Alitalia, certo che no: “Io ho fatto tutto per i tifosiahahahahahahahha, Dio Santo!, lo sapevo che quel corso di recitazione sarebbero stati soldi sprecati, vabbè, tanto ce li ha messi JP Morgan, una banca che nella sua esistenza non ha mai sbagliato nulla e non si è mai giocata al Lotto i soldi dei suoi risparmiatori. Al massimo li ha scommessi sulla qualificazione in SuperLega del Maestro Pirlo. A proposito: ben fatto, Mister! Un ottimo risultato!”, conclude Agnelli piangendo internamente ed accarezzando una foto di Massimiliano Allegri sul telefonino.

Davide Paolino