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Anche San Marino decreta distanza di sicurezza di 2 metri: metà della popolazione finisce in Italia

San Marino (RSM) Dopo che Il comitato scientifico istituito dal premier Giuseppe Conte ha inviato al ministero della Salute le nuove raccomandazioni da rivolgere agli italiani, anche la Repubblica di San Marino, circondata dalla zona rossa, ha deciso di attenersi alle stesse misure per contenere il contagio, nonostante alcuni lo ritengano prematuro.

Anche nella piccola repubblica appenninica, sempre meno Serenissima, saranno quindi chiusi gli accessi, banditi baci, abbracci o strette di mano, chiuse tutte le scuole e annullate tutte le manifestazioni, compresi i concerti di Bobby Solo. Ma tra le regole di comportamento che gli scienziati suggeriscono ce n’è una che sta mettendo a durissima prova l’intera comunità: quella di mantenere almeno due metri di distanza gli uni dagli altri.

Pare infatti che tenendo quella distanza (droplet) quasi la metà della popolazione uscirebbe dai confini territoriali ( 61,19 km quadrati per 33000 abitanti) , sconfinando nelle zone rosse di Rimini e Pesaro, rischiando così di non poter rientrare nella propria residenza. Dopo ore convulse in cui si sono succedute ipotesi e smentite è stata convocata d’urgenza una commissione d’inchiesta per rimodulare i parametri delle distanze di sicurezza, formata dai componenti della nazionale di scacchi.

La distanza scelta dalla Commissione come Droplet è di 1 metro e 38 cm, distanza che comunque non garantirebbe la copertura di tutta la popolazione, ma lascerebbe fuori dal perimetro il titolare del negozio Bio, la moglie di un produttore di Autovelox, un membro della cover band di Jovanotti e Manuel Poggiali, considerate comunque perdite accettabili. Sarà ancora consentito invece salutarsi da lontano porgendo il dito medio, masturbarsi nel castello e comprare balestre.

Vittorio Lattanzi