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Amsterdam, cammina 12 ore col padre malato in spalla per portarlo a troie

Foto Credits: Thijs Paanakker

Red Light District (Amsterdam) – “Voglio andare a vedere le donnine in vetrina“. Comincia così l’avventura di un giovane olandese che con l’anziano padre tetraplegico sulle proprie spalle ha esplorato in lungo e in largo per un’intera giornata – dalle 10 di mattina alle 10 di sera – il De Wallen, il quartiere a luci rosse più famoso della capitale dei Paesi Bassi. Padre e figlio accomunati da due passioni: fare passeggiate interminabili attraverso i vicoli di Amsterdam e guardare le puttane in vetrina.

Dodici ore di cammino per consentire al genitore con una invalidità al 100% di rifarsi gli occhi e sgranchirsi le palpebre. È la storia di Ruud, 24 anni, appartenente a una piccola tribù di tossicodipendenti che vive isolata sotto un ponte in un sobborgo a cinque minuti a piedi da Amsterdam (da sobri, da strafatti 40 minuti – NdR) e di suo padre Theodorus, che di anni ne ha 67 – portati malissimo – e che molti anni fa fu vittima di un grave incidente: durante la raccolta di tulipani fu agganciato accidentalmente dalla pala di un mulino a vento e catapultato in Danimarca.
Sia Ruud che Theodorus presentano vistose piste sulle braccia, simbolo della loro tribù, delle lunghe cicatrici venose che ricordano la prima pera (solitamente tra i 7 e i 9 anni di età) e che vengono mantenute per il resto della vita, a meno che non si ricorra a delle pomate specifiche.

Il gesto di Ruud nei confronti del padre ha commosso due spacciatori di colore e Marco van Basten, un simpatico PR di un noto peep show del quartiere a luci rosse, che ha voluto immortalare il momento con una foto. Lo scatto risale allo scorso anno, ma soltanto negli ultimi giorni è stato condiviso sui social da van Basten, ripresosi solo ora dal pestaggio di tre transessuali in vetrina finiti per sbaglio nell’inquadratura.

Andrea Canavesi