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Amazon inserisce genoma di gatto nelle merci da spedire per farle entrare da sole nelle scatole

MIA (OH) – Jeff Bezos, patron di Amazon, ha annunciato che la sua azienda sta lavorando a una tecnica rivoluzionaria che potrebbe cambiare il mondo come lo conosciamo: le merci nei magazzini del gigante della logistica saranno trattate con genoma di gatto affinché acquisiscano la capacità, tipica dei felini, di entrare nelle scatole per la spedizione.

L’annuncio arriva direttamente dal centro di genomica avanzata di Mia, in Ohio, dove il Dr Frank N. Stein da anni conduce le sue ricerche volte a far acquisire agli oggetti le caratteristiche più interessanti del mondo animale. Dopo molti tentativi infruttuosi, lo scienziato alcuni mesi fa ha finalmente ottenuto i primi risultati di rilievo, sottolineati da un grido di trionfo: Si – può – fare!

La prima applicazione di questa tecnologia è stata il progetto Lupo ululà: alcuni geni del lupo comune sono stati applicati su dei gioielli, per dotarli di un antifurto naturale incorporato. In caso di rapina, i preziosi sono in grado di emettere il tipico ululato del canide per dissuadere i ladri, anche se per ora riescono a farlo solo nelle notti di luna piena.

L’applicazione più promettente sembra essere però quella che sfrutta il genoma dei gatti per replicare le loro strabilianti capacità di auto-inscatolamento. È noto infatti che un gatto ha un tempo di reazione di 0,3 millisecondi da quando vede una scatola a quando ci si inserisce; inoltre, un gatto di 0,005 metri cubi riesce a infilarsi in scioltezza in una scatola dal volume di meno di 0,001 metri cubi.

La straordinaria scoperta è stata notata immediatamente da Jeff Bezos, che ci ha messo meno del tempo impiegato da un gatto a entrare in una scatola a comprare il laboratorio del Dr Frank N. Stein. Con questo trattamento, infatti, le merci si inseriranno da sole nei pacchi per le spedizioni, consentendo ad Amazon di tagliare oltre il 90% dei magazzinieri, che in questi giorni si sono permessi di chiedere il raddoppio della loro unica pausa bagno settimanale. (*)

I primi esperimenti hanno fornito risultati stupefacenti: le merci più disparate si sono posizionate perfettamente nelle scatole, con straordinaria precisione e velocità. La procedura però deve essere ancora perfezionata, perché ci sono stati alcuni problemi dopo la consegna dei pacchi: le merci recapitate infatti, una volta entrate in casa, hanno iniziato a correre avanti e indietro come schegge impazzite, a farsi le unghie sulle tende e a vomitare sui tappeti.

Andrea Michielotto

(*) Questo Fedez non ve lo dirà mai