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Aiuti all’Italia. Austria pronta a inviarci 20mila pillole al cianuro

Vienna (Viertes Reich) – Mentre l’Italia vive la crisi peggiore da quando i sacchetti biodegradabili della spesa sono stati messi a pagamento, il resto del mondo non manca di esprimere vicinanza e solidarietà al Belpaese.  Dopo che la presidente della BCE Christine Lagarde, indossando la sua pelliccia di cuccioli di dalmata, ha rassicurato tutti sulla tenuta dei nostri conti minacciati dall’impennata dello spread (“Sono cazzacci vostri”) e che la Germania ha decretato lo stop all’esportazione di mascherine, è toccato al Cancelliere austriaco Sebastian Kurz fornire un aiuto concreto al nostro paese.

Parlando ai giornalisti dal circolo ricreativo Hitler-Jugend, il leader del Partito Popolare ha annunciato nuove importanti misure tese a rafforzare i rapporti di buon vicinato. Oltre alla posa di 10km di filo spinato elettrificato alla frontiera del Brennero, con l’invio di 88 cecchini pronti a dissuadere chi provasse a varcare il confine senza autorizzazione, Kurz ha promesso di inviare in Italia per l’assistenza ai malati di Coronavirus ben 20mila pillole di cianuro.

Carezzando il suo Dobermann Ludwig, il cancelliere ha spiegato così il suo gesto: “I vostri ospedali sono al collasso, state finendo i posti in terapia intensiva. La soluzione migliore per tutti, lo dico nel vostro interesse, è sopprimere immediatamente i contagiati”. Il governo austriaco si è anche impegnato a preparare un secondo lotto di pillole, nel caso che i nuovi tamponi rivelino altri infetti: “Con un po’ di sforzo, se le cose dovessero mettersi male, possiamo arrivare a 60 milioni di pillole, più o meno l’intera popolazione italiana, meno i nostri cugini altoatesini, che accoglieremo nei nostri ospedali, in vista dell’annessione”.

Kurz sta inoltre coordinando gli aiuti all’Italia provenienti anche da altri paesi: il presidente turco Erdogan ha dato la disponibilità a inviarci parte dei 500mila sacchi per cadaveri in suo possesso dopo precedenti accordi; Jaroslaw Kaczynski, leader della destra al potere in Polonia, ha garantito che il suo paese riaprirà i forni crematori di Auschwitz appositamente per gli italiani; infine Vladimir Putin, dall’alto degli affidabilissimi dati da lui stesso forniti, che lo decretano vincitore anche contro il Coronavirus (45 contagiati, tutti provenienti dall’estero, nessun morto, 63 resuscitati), ha garantito che riserverà un km quadrato di tundra siberiana come cimitero per i nostri connazionali. 

Toccato da tanta generosità, il presidente Mattarella si è prodotto in un’accorata dichiarazione informale, lasciando da parte per una volta il consueto aplomb: “Fetusi figghi di grandissima bbuttana, sucate ‘sta minchia!”

Andrea Michielotto