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Afghanistan, portavoce dei talebani chiarisce: “Pronti a concedere l’amnistia ai civili già fucilati”

Foto Credits: ArmyAmber da Pixabay

KABUL- “Non ci sarà nessuna vendetta nei confronti di chi ha collaborato con gli occidentali, siamo pronti a concedere un’amnistia a tutti civili che sono stati già fucilati”. Ad affermarlo è il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid che, nel corso di una conferenza stampa, ha voluto rassicurare la popolazione afghana, buona parte della quale però – non si sa bene per quale motivo – sembrerebbe preferire ricevere rassicurazioni a non meno di 6mila km da Kabul.

Davanti a una ventina di giornalisti, Mujahid ha voluto ribadire il nuovo posizionamento dei talebani, più moderato e permissivo rispetto a quello di 20 anni fa, soprattutto per quanto i diritti delle donne: “Le donne non hanno nulla da temere: non solo avranno la facoltà di girare a volto scoperto portando il burqa, ma potranno anche continuare ad andare al lavoro restando a casa”, ha dichiarato Mujahid, anticipando anche che il Gran consiglio sta discutendo una mozione per introdurre – in caso di adulterio – la lapidazione tramite marshmallow.

Le promesse in mondovisione, il tono pacato delle dichiarazioni e la disponibilità al dialogo lasciano supporre che ci si possa fidare dei talebani, come confermato ad esempio dal fatto che qualche ora fa alcuni giovani afghani sono stati frustati perché indossavano dei jeans.

Non resta quindi che aspettare le prossime mosse dei vertici talebani, che nelle settimane a venire presenteranno il loro nuovo modello di governo, un governo che a loro dire “non sarà una democrazia come la intende l’Occidente ma proteggerà i diritti di tutti”, verosimilmente anche quelli del cantante folk afghano Fawad Andarabi ma solo dopo averlo ammazzato.

Alfonso Biondi