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Volkswagen lancia ‘Sinty’, il camper con il vano segreto per la refurtiva approvato dai Rom

Volkswagen lancia 'Sinty', il camper con il vano segreto per la refurtiva approvato dai Rom - Lercio
foto Gabriele Zechino

Wolfsburg – Dopo la simpatica zingarata delle emissioni truccate, Volkswagen continua nell’impegno di far dimenticare il rigore e la serietà che per anni l’hanno contraddistinta, per perseguire ancora una volta la sua nuova vocazione sbarazzina, con lo slogan Meno affidabile ma più affabile!, e assume un’aria sempre più traveller. Proprio in quest’ottica e sulla spinta dagli onesti concessionari che abbassano i valori del contachilometri di soli 20000 km, nasce un nuovo modello, destinato al mercato europeo. Per la prima volta roulotte e camper sono stati progettati tenendo conto delle esigenze di chi sceglie di passarci sopra la propria vita e non di quelle degli odiosi turisti che ogni estate infestano i nostri luoghi di vacanza; un mercato, quello dei nomadi, per molti fiorente di voti, di denaro e di recente anche di click su Facebook, ma mai, fino ad oggi, preso in considerazione da settori cruciali come, ad esempio, le grandi case automobilistiche.

La preziosa consulenza di Simon Furman, guru dei Trasformers, ha fatto il resto, tanto che già prima della commercializzazione l’autocaravan Sinty (un’evoluzione del Touareg) è stato approvato ufficialmente dalla comunità Rom durante la presentazione al Salone dell’auto di Saintes-Maries-de-la-Mer.
Quel che salta subito all’occhio è l’incredibile versatilità della carrozzeria. Un tetto rigido ispirato a quello delle più moderne cabriolet consentirà di passare da un’altezza, durante la sosta, di 3,20 m. a quella ben più ridotta di 1,80 m. durante la marcia. In pratica, annullando l’altezza dal suolo con gli speciali ammortizzatori attivi di serie, il mezzo si ridurrà del 46% e permetterà di eludere i limitatori di altezza nei parcheggi che sempre più città stanno adottando allo scopo di impedire ai nostri amici gitani di campeggiare liberamente come cittadini europei a tutti gli effetti.
Altri accorgimenti renderanno il Sinty irrinunciabile, come il vano a scomparsa schermato per la refurtiva, la trazione anti-ruspa, la carrozzeria ignifuga e soprattutto il kit Anti-Salvini (per strizzare l’occhio al mercato italiano) che oltre al cric comprenderà la collana Classici della letteratura.

Novità anche per gli amanti della più tradizionale roulotte: è, infatti, in arrivo Gipsy, super accessoriata e con un design innovativo a guscio di lumaca, destinata a rivoluzionare stilisticamente lo statico mondo del mercato del rimorchio per autovetture adibite ad abitazione. La nuova gamma si affaccia per la prima volta anche sul mercato delle 2 ruote, con un versatile motorino, lo Shippy 50, con pratici ganci su cui sistemare le borsette sottratte alle pensionate sui marciapiedi, il nuovissimo scooter Foorty 125, con vernice antiautovelox, e la grintosa enduro Rooby 350, adatta a fughe dalla polizia su ogni tipo di terreno, disponibile da dicembre e pronta a farvi esclamare “Wow! ‘Sti crucchi della Volkswagen sono peggio dei Rom!“.

Le altre case automobilistiche non sono di certo state a guardare. L’agguerritissima Toyota ha appena presentato al grande pubblico il suo Nomadys, già disponibile in due versioni: la standard e quella incinta. La Porsche risponde con il potentissimo Tzigàn, un gioiello dell’ingegneria tedesca dotato di materassi ad aria compressa, pensili reclinabili e l’utilizzo di suppellettili telescopiche e che offre oltre alla specialità della casa, ovvero la riduzione delle emissioni dal 30 al 70% a seconda del mercato cui sono dirette, anche le speciali docce a soffietto che la comunità rom però, già incline per Dna e precedenti storici, a non fidarsi dei tedeschi, come spiega Richard Dawkins, ha accolto con un velato scetticismo.

Insomma, possiamo dire che l’arte di speculare sui rom finalmente non appartiene più solo alla politica: è l’inizio di una nuova era.

Marco Paolini e Vittorio Lattanzi