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Viveva da due anni con la sigla di Peppa Pig nella testa: giovane papà si toglie la vita

San Benedetto del Tronto (AP) – Tataratatta tarataratatta Peeeeeeppa Pig! Una canzoncina all’apparenza innocua ma che con il passare del tempo ha minato la salute psichica di Marco Persevini, 29enne commerciante di San Benedetto del Tronto. L’uomo, infatti, è stato trovato privo di vita affogato in una pozzanghera di fango. Il giovane papà, ex chitarrista metal di grande valore – conosciuto come “Il Malmsteen della Bonifica” – aveva abbandonato la sua crociata contro la musica indegna proprio per metter su famiglia. Sognava di starsene in tranquillità a crescere sua figlia, filtrandogli con tutto l’amore paterno la musica migliore, sperando un giorno di poter postare un video su Youtube come quello del bambino che si scatena coi Led Zeppelin, ma sull’attacco di batteria di “Painkiller”. Ma ancora una volta non aveva fatto i conti con la ‘Tata’ più economica dopo i nonni, la tv. Ed ecco che quella sigletta, viscidamente, iniziò ad infiltrasi nella sua testa, scalzando anche i riff più resistenti.

Persevini, che ormai tutti chiamavano Papà Pig, le aveva provate tutte per cancellare quella canzoncina dalla sua testa. Falliti i tentativi della medicina ufficiale, aveva provato dei metodi alternativi come dormire con i Sepultura nelle cuffie o  scaraventare il televisore dal quarto piano – gesto dal valore fortemente simbolico. Aveva persino provato a diventare vegano per demonizzare quella melodia suina. “Ma non c’è stato nulla da fare” – racconta la moglie commossa – “Solo per poche ore riuscì a far smettere quella musica maledetta, che però fu sostituita dalla sigla di Dora l’esploratrice. Fu comunque un sollievo”.

Persevini capì che il canale che stava uccidendo la musica non era MTV come aveva sempre sostenuto dopo l’omicidio dei Rage Against The Machine, bensì l’innocente – all’apparenza – canale 43 del digitale: il torbido Rai Yoyo, che tenta di estirpare il seme del rock da ogni bambino. E contro Rai Yoyo – che sua figlia adorava – l’uomo capì che non avrebbe potuto fare nulla. Questo rese ancora più profondo il suo stato depressivo, fino al gesto finale: lasciarsi morire a faccia in giù in una pozzanghera di fango, proprio la fine che augurava tutti i giorni a Peppa Pig.

Vittorio Lattanzi – Eddie Settembrini