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USA. Sparatorie nelle scuole, la National Rifle Association chiede di abolire le scuole

Foto Credits: Ibropalic, Pixabay

USA – L’ultima sparatoria alla Robb Elementary School in Texas ha provocato la morte di almeno 19 bambini e ha costretto l’NRA a chiedere modifiche immediate alla legislazione esistente.

Il portavoce dell’NRA Chuck Williams ha dichiarato ai giornalisti: “Questo è un momento terribile per gli Stati Uniti e il nostro cuore va a tutte le persone colpite, ma è giunto il tempo di riconoscere che questo atto insensato non sarebbe mai accaduto se non fosse stato per queste cosiddette ‘scuole‘”.

La gente dirà che l’istruzione è un diritto inalienabile di tutti gli americani – prosegue Williams – e che era imprescindibile già nella visione dei fondatori di questo Paese, ma ora viviamo in tempi molto diversi, e chiaramente qualcosa deve essere cambiato. Non sarà popolare, e molte persone non saranno d’accordo, specie la potente lobby dei genitori, sostenendo che la scuola serve per creare una società libera. Ma per proteggere i bambini di questa nazione, è il momento di vietare finalmente le scuole“.

Alla domanda di un giornalista se ci siano delle prove che collegano le sparatorie alle scuole, Williams ha risposto: “Sa quanti massacri nelle scuole ci sono in Ciad? Nessuno. Sa perché? Perché non hanno un sistema di istruzione organizzato. Le prove sono proprio lì davanti a noi, se solo le persone aprissero gli occhi per guardarle“.

Quando gli è stato chiesto se leggi più severe sul controllo delle armi avrebbero potuto impedire l’ultima sparatoria nelle scuole del Texas, Williams ha detto che tali suggerimenti sono semplicemente assurdi: “Alcune persone faranno ipotesi irrazionali sulle cause di questo tragico evento, come l’eccessivo numero di armi, ma vorrei chiedere a tutti voi di non perdere di vista il punto fondamentale: questi bambini sono morti a causa dell’insensato desiderio di istruirsi. Columbine, Virginia Tech, Sandy Hook, Parkland Florida e ora Robb Elementary, l’educazione è alla base di tutte queste tragedie. I fucili d’assalto non uccidono i bambini, le scuole lo fanno“.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su NewsThump

Traduzione e adattamento di Gianni Zoccheddu

Lercio collabora con: De SpeldDer Postillon, Le Gorafì, El Mundo Today, Waterford Wishpers News, Die Tagespresse, NewsThump, The Betoota Advocate