Cerca
Close this search box.

U&D shock: “Quello è un ologramma, il vero Gianni Sperti morì in una caduta nel 2008”

U&D shock: "Quello è un ologramma, il vero Gianni Sperti morì in una caduta nel 2008" - Lercio

MEDIASET – La voce girava nell’ambiente da mesi, nessuno lo vedeva uscire o entrare dagli studi Mediaset, eppure lui era li, sempre presente in trasmissione, alcuni gli avevano attribuito persino poteri sovrannaturali, ma non appena finivano le registrazioni svaniva nell’oscurità. Ma un segreto così grande non poteva durare a lungo in quel covo di vipere e infatti, lo scoop è di pochissimi giorni fa, Gianni Sperti morì poco dopo le riprese di un lancinante serale di Amici il 24 febbraio 2008  per le gravi lesioni riportate dalla sua mascella al resto del corpo dopo una terribile caduta provocata da due ballerini rumeni ubriachi.

Alcuni attenti telespettatori  avevano notato che nei titoli di coda da un po’ di tempo a questa parte si era aggiunto un nome nuovo, tal Lando Screpante, noto tecnico informatico famoso per aver già riprodotto al computer il celebre conduttore Enrico Papi quando nel 2004 fu ucciso esattamente come John Lennon, da Yoko Ono, e che morì tra le braccia dell’Uomo Gatto e della cieca.

Le richieste di chiarimenti dei fans, le sue frasi su Facebook nettamente superiori al miglior Fabio Volo e le indagini di un giornalista d’assalto della colonnina destra di Repubblica, hanno dato vita alle prime leggende sul caso, dando adito alla teoria più complottista secondo cui sarebbe stata opera di Kledi che pochi mesi dopo l’incidente infatti fu misteriosamente aggredito . I rumors, le voci di corridoio e le coincidenze hanno successivamente acceso la sete di verità pomeridiana dei fans tanto da suscitare dispute sui social con conseguente nascita di gruppi come Rivogliamo il video della caduta di Gianni Sperti  e Lercio.it. Il Video dell’incidente infatti è stato rimosso ovunque nel web e la bobina originale dell’unica traccia ancora in circolazione di Paperissima Sprint pare sia custodita in una cripta in un tempio birmano.

La scusa fu quella della brutalità delle immagini a causa di una televendita di Mastrota in cui, dopo essersi reciso un arto con un materasso, è andato avanti nella promozione mostrando al pubblico i circuiti sottopelle, ma il vero obiettivo della censura non era altro che l’insabbiamento della verità per non far perdere ascolti a Uomini&Donne in quanto la sua presenza rappresenta colonna, muro portante e trave del programma ed in cui svolge impeccabilmente il fondamentale ruolo di psicologo uterino (oltre a fornire un supporto tecnico di chiaroveggenza).

Maria De Filippi, ormai messa alle strette da giornalisti e fans, ha finalmente svelato il terribile segreto in un’intervista a Chi: “Non capisco ora lo stupore della gente, come se ci fosse qualcosa di vero in tv, pensate che gli altri programmi non lo facciano? Chiedete a Santoro, lui lo fa da anni con Ruotolo che fu ucciso in un agguato sotto casa di Belpietro per fare uno scoop, eppure credete ancora che sia in collegamento in qualche fabbrica o in qualche discarica, e non parliamo poi della buon’anima di Maurizio (Crozza n.d.r.) ucciso dalla lobby del gel”.

Sempre secondo la De Filippi ora Gianni riposa in un monumentale cimitero capitolino. Sulla lapide, in elegante marmo bianco, per questioni di share è stato preferito non riportare il nome ma solo un epitaffio incompiuto: “Continuate senza di me, ma anche senza quei due ballerini di” e, più in basso, una scritta in latino “Suca Kledi”.

 

Vittorio Lattanzi